Expo Il pressing lombardo smuove il governo: in arrivo un miliardo

Il Cipe accoglie il documento della Moratti che chiede 2,3 miliardi. Per ora ne arriva uno. Penati critico: "Nessun euro, evento a rischio". L'incognita su quando partiranno i lavori

Expo Il pressing lombardo smuove 
il governo: in arrivo un miliardo

Un passo dopo l’altro, con lentezza e un po’ di confusione. I finanziamenti per l’Expo arrivano con il contagocce della crisi economica, che costringe a grande prudenza nello stanziamento dei fondi, ma arrivano. A sostenere i progetti, oltre a Comune e Regione, il sottosegretario leghista Roberto Castelli. Il pressing lombardo ha incassato l’impegno per un miliardo di euro da destinare alle infrastrutture del Nord, tra le quali appunto quelle legate all’Expo.
Non moltissimo, ma il Cipe, il comitato interministeriale per la programmazione economica che si è riunito ieri, ha dato un segnale politico di voler trovare anche gli altri fondi che mancano: è stata accolta l’informativa del sindaco, Letizia Moratti, sui progetti connessi all’Expo da approvare nel 2009. E il documento Moratti chiede un’ampia condivisione politica nell’impegno a stanziare i 2,3 miliardi di euro, ancora mancanti, a copertura delle infrastrutture «connesse» all’esposizione universale. Richiesta sottoscritta dal ministro delle Infrastrutture, Altero Matteoli, di An, che ha allegato al verbale della seduta anche una sua informativa, in cui spiega che intende portare al Cipe un elenco di opere, tra le quali appunto alcune connesse all’Expo.
Non si sa però ancora quali saranno le opere che potranno effettivamente partire, perché manca la suddivisione dei fondi e quindi la certezza sulle priorità. Un problema che riguarda soprattutto le nuove linee della metropolitana, che prevedono tempi di realizzazione lunghi. Rimane l’ottimismo. «Alcune opere che riguardano l’Expo saranno certamente finanziate con questa prima tranche di 16,6 miliardi assegnati dal Cipe al ministero delle Infrastrutture» fa sapere il ministro, Altero Matteoli. Palazzo Chigi nel suo comunicato riferisce che il commissario governativo per l’Expo, Moratti, «ha illustrato lo stato di avanzamento delle opere da realizzare entro la fine del 2014, indicando i progetti da approvare nel 2009, con il relativo fabbisogno finanziario». Insomma, l’Expo è stato all’ordine del giorno della riunione del Cipe, in vista degli stanziamenti veri e propri che arriveranno a partire da marzo, contemporaneamente alla selezione delle opere e alla presentazione dei progetti. Castelli, che nei giorni scorsi si era impegnato a nome del governo a stanziare 5 miliardi in infrastrutture per il Nord, ha spiegato di voler trovare 1,5 miliardi grazie a concessioni autostradali e operazioni sull’Anas. A questa somma si aggiungono altri due miliardi e mezzo della legge obiettivo (60 milioni l’anno attualizzati) e appunto il miliardo reperito attraverso i fondi Fas (quelli per le aree sottoutilizzate). «È molto ragionevole che tra questi fondi possano essere reperiti i 2,3 miliardi necessari per far partire le opere Expo» spiega l’assessore regionale alle Infrastrutture, Raffaele Cattaneo, che ha partecipato al pre Cipe, la riunione preparatoria di mercoledì sera. Naturalmente c’è chi vede il bicchiere mezzo vuoto, come il presidente della Provincia, Filippo Penati: «Il Cipe ha stanziato gli ultimi fondi del 2008 per gli investimenti e non c’è neppure un euro per Expo. Il governo sul tema è latitante, dica con chiarezza quanti soldi mette per Expo 2015.

Così si rischia davvero di mettere in discussione la manifestazione». Era stata la stessa Letizia Moratti a dire che dal Cipe di ieri si attendeva solo un segnale politico. Resta da capire se e quanto quel che è arrivato dal governo ha soddisfatto il sindaco.

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