Come fare contente sei persone con una cena da soli 40 euro

Guida al rispermio. Lezione di spesa oculata con la Camera di commercio Marina Malvezzi: "E ci può stare il riso con la foglia oro". Incontro a Palazzo giureconsulti e poi menù nel sito mangiarebene.com

Agrimercati è una azienda della camera di Commercio milanese che oggi chiamerà idealmente a raccolta tutti i milanesi per suggerire loro come festeggiare a tavola il Santo Natale e l’arrivo del nuovo anno, mangiando bene senza svenarsi. Le vie e i negozi sono piene, ma bisognerebbe capire quanti hanno in mano sacchetti della spesa o se le tormentano per amarezza e conto in rosso. L’appuntamento è per questo pomeriggio, dalle ore 17 alle 19, presso la Sala Parlamentino del Palazzo Giureconsulti in via Mercanti, titolo dell’evento: Gli stuzzicanti menu low cost delle Feste. Attenzione: non è un buffet, non si mangia a sbafo, non c’è un Pantalone pronto a pagare il conto. Ci sono cinque esperte, tutte al femminile, pronte a illustrare piatti semplici da fare e a basso costo. Certo, così vicino alle feste i consigli rischiano di risultare tardivi, però Marina Malvezzi è una squisita signora milanese, anima del sito www.mangiarebene.com, sempre una miniera di informazioni e ricette utili, a maggiore ragione ora con una lunga teoria di menù festaioli ed Evelina Flachi una attenta nutrizionista. Le due si sono ripromesse di fare spendere a una ipotetica sciura Maria 40 euro per mettere a tavola 6 persone senza deluderle: Spuma di salmone affumicato, Risotto allo zafferano, Cotechino con purè di fagioli e Macedonia mille e una notte. Totale: 38,85 euro. Annota la Malvezzi: «38,85 vini esclusi. Se decorate il risotto con il foglio d'oro il prezzo sale a 44,25. Come fonte di riferimento “Esselunga a casa” usufruendo delle promozioni valide fino al 31.12.2008 e dei prezzi più convenienti per lo stesso tipo di ingrediente». E così, parlando di bontà risparmiosa, si torna ai punto di partenza: quanti pacchetti e sacchetti nelle mani dei milanesi? Di certo sono calati gli acquisti di Champagne, mentre volano quelli di bollicine italiane che hanno dalla loro prezzi migliori. Sorridono anche i ristoratori, per ora perché il momento della verità per loro giungerà dopo le vacanze, alla riapertura loro e della città. E con una crisi con cui si fa i conti giorno dopo giorno. Si ipotizzano presenze all’ingiù anche se resta da capire che piacere c’è a pranzare a Natale al ristorante, quando si perde il calore dell’intimità di casa.

Però è anche vero che i richiami religiosi al Natale sono sempre meno sentiti e anche il 25 dicembre diventa, come è per il 31, soprattutto un pretesto per gozzovigliare e mangiare oltre la norma. Resta l’incognita del palloncino: un freno al bere più dei consigli del dietologo.

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