«Faremo ricorso. Verso di noi un accanimento»

Augusto Pozzoli

I responsabili dell'associazione «Insieme» si preparano a opporsi all'ordinanza che impone la chiusura provvisoria della scuola araba di via Ventura. Questa mattina affronteranno il caso nell'ufficio del loro legale, il presidente emerito della corte costituzionale Valerio Onida. Quest'ultimo, dopo aver letto il provvedimento del prefetto ha commentato: «Mai visto tanto accanimento da parte della pubblica amministrazione in casi analoghi». Intanto oggi si concluderanno i lavori richiesti dai vigili de fuoco per la messa a norma degli impianti di sicurezza. Si tratta in ogni modo di piccoli adeguamenti, a cominciare dalla campanella che ancora mancava e che viene ritenuta indispensabile in caso di incendio per dare l'allarme. «Siamo pronti - dice la direttrice Lidia Acerboni - a integrare la documentazione richiesta. Non vogliamo dare il minimo pretesto perché possano contestare la regolarità della nostra scuola». Si dà, insomma, per scontato che, nonostante tutto le lezioni possano riprendere al più presto.

«Quel che mi fa male - continua la professoressa Acerboni - è il fatto che tutti coloro che discutono di questa situazione si stanno dimenticando dell'unica cosa che ci importa: il diritto di tanti bambini a frequentare la scuola. Per loro ci stiamo battendo perché vengano superati tutti gli ostacoli che ancora ci pongono per realizzare serenamente il progetto di scuola a cui abbiamo lavorato».

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