Volevano fare una rapina, ma non avevano il mezzo di trasporto. Così, uno di loro, non ha trovato di meglio che prendere a prestito lauto della mamma. Ma, concluso il colpo, non hanno avuto neppure il tempo di spartirsi il magro bottino: sotto casa li aspettavano i poliziotti che li hanno arrestati.
Tutto ha avuto inizio laltra mattina ad Ossona, comune del Magentino dove risiedono i protagonisti: uno studente di 21 anni e lamico di 24, entrambi incensurati. I due sincontrano in piazza e squattrinati come sono, decidono di rapinare un ufficio postale fuori zona. Unazione semplice pensano, visto che ormai basta un semplice taglierino ed una minaccia per farsi consegnare senza sforzi i soldi delle casse.
Hanno però un problema: sono entrambi appiedati, ma la soluzione è sotto casa: lautomobile della mamma, che a lavoro ci va in treno. I due raggiungono la zona della Malpensa; individuano un ufficio postale di periferia dove nessuno potrà mai riconoscerli, ed entrano in azione, dopo essersi camuffati con occhiali da sole e cappellini.
In effetti il blitz è rapido e indolore. Minacciato il direttore con il taglierino, se ne escono con 500 euro. Una volta fuori salgono a bordo dellauto, parcheggiato vicino alle Poste, convinti di averla fatta franca. La loro azione, e soprattutto la fuga, è stata infatti notata da alcuni passanti che diligentemente hanno annotato la targa. Un elemento prezioso subito fornito alle forze dellordine che in tempi rapidissimi hanno concluso lindagine.
Dalla targa infatti hanno appreso che lauto non era rubata, come generalmente risulta quando le rapine sono portate a compimento da professionisti. Apparteneva invece ad una tranquilla e per bene signora di Ossona, ignara dei movimenti del suo scapestrato figliuolo.
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