Federalismo, patto Formigoni - Cota: "Sì all'Unità d'Italia, no al centralismo"

"Per 150 anni il centralismo burocratico ed istituzionale ha funzionato: oggi invece crea solo divari". L'ha detto il presidente di Regione Lombardia Roberto Formigoni durante l'incontro con il collega piemontese Roberto Cota: "Federalismo vero strumento di unità". Accolto con favore il richiamo della Cei

Federalismo, patto Formigoni - Cota: 
"Sì all'Unità d'Italia, no al centralismo"

Milano - Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, ritiene che negli ultimi decenni l’organizzazione centralista dello Stato non abbia più garantito nei fatti l’unità d’Italia. Lo ha detto al termine di un incontro con il leghista Roberto Cota, da poco eletto alla guida del Piemonte. "Credo nell’Unità - ha premesso Formigoni -, ma credo anche che a una prima fase durata 150 anni, con un’Italia centralista, possa e debba succedere un’altra parte con l’Italia organizzata sul modello federalista. Il federalismo non è infatti un modo per spaccare, ma per unire l’Italia in modo diverso".

Centralismo non è unità "In 150 anni - ha proseguito il presidente lombardo - il centralismo all’inizio ha funzionato, ma negli ultimi decenni non ha fatto bene, non ha funzionato più, penalizzando sia le regioni del Nord sia quelle del Sud. Non ha garantito l’Unità d’Italia. Il federalismo è una forma di unità più avanzata e efficace che esalta le eccellenze di ogni regione". A sostegno di Formigoni, arriva il presidente della Regione Piemonte, Roberto Cota che vede nel federalismo lo strumento migliore per stringere un nuovo patto tra i territori e rinnovare così l’unità d’Italia proprio mentre si celebra il suo centocinquantesimo anniversario: "Il federalismo è molto positivo per il Paese. Fa bene al Nord, al Centro e al Sud. È giusto - ha aggiunto Cota a proposito dei festeggiamenti per i 150 anni dell’Unità - evitare sprechi di risorse in celebrazioni elefantiache. È ciò che ha detto anche il presidente della Repubblica, siamo in perfetto accordo. Napolitano ha messo l’accento sulla necessità di evitare sprechi".

Iniziative Quanto alle iniziative piemontesi per il 150esimo dell’Unità, l’esponente leghista ha aggiunto di essere presidente dell’organismo che sorveglierà sulla corretta realizzazione di due iniziative in particolare: la riqualificazione del Parco delle Dora a Torino e il restauro conservativo del Broletto di Novara. E Formigoni ha aggiunto che le due Regioni hanno intenzione di collaborare su tanti argomenti, dalle università alle infrastrutture, ma non lo faranno sulle celebrazioni perchè sarebbe un pò strano se una parte dell’Italia celebrasse l’ Unità dell’Italia: "Non ha senso che siano una o due regioni a farlo. È giusto che le celebrazioni siano sotto la responsabilità e l’alto patrocinio delle massime cariche dello Stato e io parteciperò alle iniziative che si terranno in Lombardia".

"Bagnasco ha ragione" Il presidente della Regione Lombardia ha poi commentato le parole del presidente della Cei, Angelo Bagnasco, che ha parlato della necessità di un federalismo equo e solidale:"Preoccupazioni giuste e sacrosante.

Le posizioni di chi dice «attenti ai ceti deboli e alle regioni più deboli» sono perfettamente accolte da noi, sono preoccupazioni giuste ma il federalismo che noi pensiamo è un federalismo che vuole esaltare il protagonismo di ciascuno. Bisogna smettere di pensare ad un federalismo della separatezza e degli egoismi".

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