«Le feste da Silvio? A mezzanotte ero a casa»

«Mi sono scocciata di essere un capro espiatorio. Che squallore. Spero che il polverone finisca, anche grazie all’intervento del presidente Napolitano». Manuela Arcuri, 32 anni, statuaria attrice protagonista di molte fiction di Canale 5, è un fiume in piena e si capisce subito che da tempo meditava di raccontare la sua verità.
Signora Arcuri, da dove cominciamo?
«Cominciamo col dire che dal presidente Berlusconi sono stata un paio di volte. Ero stata invitata e accettare gli inviti, oltre che un grande piacere, mi è sembrato anche un gesto di rispetto e di carineria verso una persona che ammiro e rispetto».
Sulle cene di Palazzo Grazioli circolano numerose versioni. La sua qual è?
«Alle cene alle quali io ho partecipato c’era una ventina di persone che mi sono sembrate tutte assolutamente per bene. Il presidente è stato simpatico, ha raccontato barzellette, ha cantato e si è comportato con la sua solita socievolezza. Serate normalissime e piacevolissime, che per me si sono concluse intorno a mezzanotte, quando sono tornata a casa mia a dormire».
E allora perché si è arrabbiata tanto?
«Capisco bene che non sono accusata di chissà che cosa, ma trovo ingiusto che molti articoli si concludano con “c’erano personaggi dello spettacolo fra i quali Manuela Arcuri”. Stanno utilizzando solo il mio nome. È scorretto».
Vuole dare completezza alle cronache e fare qualche nome?
«No. Anche perché quando ero presente io a Palazzo Grazioli non c’erano altri personaggi dello spettacolo».
E quindi?
«Quindi, il presidente Berlusconi ha organizzato molte serate alle quali io non ho preso parte e sicuramente avrà invitato altri personaggi dello spettacolo. Non è giusto che i giornalisti che sono tanto interessati a sapere chi c’era e che faceva si limitino sempre e solo a me. Mi sento usata e sono stufa».
Il suo nome però l’ha fatto anche Giampaolo Tarantini. Da quanto tempo lo conosce?
«L’ho conosciuto giusto un anno fa in Puglia, a una festa alla quale ero andata insieme con il mio fidanzato di allora, un ragazzo pugliese».
E poi l’ha rivisto?
«L’ho incontrato a Capodanno a Cortina, dove ero andata con una mia amica. L’ho incontrato e l’ho salutato normalmente. E invece dalle foto che sono state pubblicate sembra che io abbia trascorso la vacanza con lui...».
E l’avrà rivisto anche a Palazzo Grazioli.
«Sì. Ma non so come abbia conosciuto il presidente Berlusconi. Non sono così sua amica da saperlo».
Secondo lei perché sulle serate di Palazzo Grazioli ci sono versioni diverse?
«La mia modesta opinione è che ci sia accanimento verso il presidente Berlusconi, che al contrario, secondo me, andrebbe protetto. Dovrebbero smettere di occuparsi della sua vita privata».
Però la vita privata dei personaggi pubblici è per definizione un po’ meno privata di quella delle persone comuni.
«Lo so. Anche per l’esperienza diretta che faccio nel mio piccolo. Sempre con i paparazzi appresso...».
Però...
«Ma con il presidente si sta esagerando. Spero che tutte queste polemiche finiscano presto. E mi è sembrato molto opportuno l’intervento del presidente della Repubblica. Basta dare spazio alle persone squallide, alle nullità che agiscono solo per opportunismo».
A chi si riferisce?
«A quelle... donne che vanno in giro a dire con chi e come passano le loro notti. Che squallore! Si capisce lontano un chilometro che quelle... ragazzette cercano solo pubblicità. Parlo a ragion veduta. Anche a me è capitato di essere avvicinata da gente interessata solo alle foto sulle copertine delle riviste».
Lei si augura che il polverone finisca.

È ottimista?
«Sì. Anche perché gli italiani non sono stupidi, vogliono che i giornali si occupino dei veri problemi del nostro Paese e si rendono conto che tutte queste storie mettono in pericolo la stabilità del governo».

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