Il film del weekend: "Amiche da morire"

Una riuscita commedia noir che mischia comicità e grottesco; fresca, spassosa e con un cast femminile di oggettiva bravura

Il film del weekend: "Amiche da morire"

In un'isoletta siciliana, tre donne diversissime tra loro si vedono costrette a intrecciare una poco credibile amicizia da cui dipenderà il loro futuro.

Crocetta (Sabrina Impacciatore) lavora alla tonnara; è zitella, vessata dalla madre e, come se non bastasse, corre voce che porti sfortuna agli uomini che l'avvicinano. Gilda (Claudia Gerini) è la donna di piacere del posto, indipendente e fiera. Olivia (Cristiana Capotondi) è invece la sposina felice del bel Rocco (Tommaso Ramenghi), una sorta di marito perfetto invidiatole da tutte le comari del paese. Per un caso fortuito le tre si trovano a scoprire tutte assieme che Rocco è in realtà un pericoloso rapinatore di banche. Olivia, umiliata dal fatto di essere stata usata come copertura, fredda il consorte con un colpo di pistola alla presenza delle altre due che diventano sue complici. L'idea è nascondere il cadavere, aspettare qualche giorno prima di dividersi il bottino del defunto e poi andare ognuna per la propria strada. Ma a dare del filo da torcere penserà il misogino tenente Malachìa (Vinicio Marchioni), insospettito dalla nascita improvvisa della frequentazione tra le tre ragazze.

Giorgia Farina, non ancora trentenne, gira il suo primo lungometraggio con una padronanza rara per una esordiente. Romana ma con curriculum internazionale, deve al fiuto dei produttori Andrea e Raffaella Leone, figli del grande Sergio, l'opportunità di aver debuttato con risorse di primo livello. Scrivendo la sceneggiatura assieme a Fabio Bonifacci, la giovane regista firma una commedia comica con tratti noir e grotteschi che vede protagonisti alcuni stereotipi rubati alla commedia dell'arte. Le brave Gerini, Impacciatore e Capotondi interpretano alla perfezione tre diverse declinazioni del femminile, personaggi che, trovatisi costretti a vivere simbioticamente, riusciranno nonostante i conflitti iniziali ad affrancarsi insieme dalle piccole violenze quotidiane che hanno sempre subito. Pur tra maschilismo e maldicenze, l'insicura Crocetta, la tradizionalista Olivia e la disinibita Gilda conquisteranno il diritto di vivere come vogliono.

Il film fila senza sbavature grazie a interpreti, location, costumi e dialoghi di pregio.

Peccato soltanto per il finale un po' sbrigativo. "Amiche da morire" ha un sapore nuovo, fresco e contemporaneo difficile da ravvisare nelle attuali commedie italiane. E' un riscatto femminile liberatorio e di assoluta simpatia. Da vedere.

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