Fincantieri, il sindacato rosso si scaglia contro chi osa difendere i lavoratori

(...) e del presidente del Portogallo Cavaco Silva. «Bisogna compiere - ha aggiunto il Capo dello Stato italiano - il massimo sforzo per dare continuità di lavoro e di missione alla Fincantieri per il ruolo fondamentale che ha svolto per la storia industriale di Genova. Naturalmente lo farò nella misura delle mie possibilità». Parevano di buon auspicio, queste parole, ma non abbastanza per mitigare l’esasperazione dei toni da parte della Fiom che mandava ancora una volta all’aria la tregua sindacale. Poco dopo l’incontro con Napolitano in prefettura, parte la contestazione a Apa: in strada, di fronte al palazzo del governo, dopo che il presidente della Repubblica si è allontanato, un gruppo di lavoratori insulta il dirigente sindacale della Uilm accusandolo di aver firmato accordi separati per gli stabilimenti di Riva Trigoso e del Muggiano.
«Fincantieri provoca ancora, ha convocato i lavoratori a Riva e al Muggiano per proseguire l’accordo separato. È inaccettabile, noi non ci saremo» afferma intanto Bruno Manganaro, della Fiom. Di tutt’altro tenore la reazione della Uilm, per voce del segretario nazionale Mario Ghini che esprime piena solidarietà a Apa: «Dispiace che in un giorno così importante per Genova e per il sito cantieristico di Sestri Ponente, che possono contare sull’impegno dichiarato del presidente della Repubblica, ci siano dei provocatori disposti a offuscare l’alto momento istituzionale. Il fatto ancora più grave è che il segretario locale della Fiom, anziché stigmatizzare questi disdicevoli comportamenti, ha preferito ribadire di voler interrompere i rapporti con la Uilm e la Fim. Bella prova di coerenza!».
E mentre Apa si dichiara «orgoglioso di aver sempre fatto l’interesse dei lavoratori», anche Fim e Cisl si schierano contro la Fiom: l’aggressione a Apa è definita «un episodio costruito ad arte da ambienti che utilizzano la contestazione come strumento per orientare giudizi politici». Sconfessione della Fiom, infine, persino da parte del governatore Claudio Burlando, «fiducioso» che la vertenza si possa risolvere in modo positivo.

Ma ciò che conta per Burlando è che «da quando la vertenza è cominciata abbiamo fatto un pezzo di strada significativo. Eravamo a rischio chiusura, ora siamo a due cantieri salvati. Ho fiducia che si possa salvare anche il terzo». Anche se la Fiom fa di tutto per ottenere il contrario.

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