(...) E ora si viene a sapere che «i vasi e le costosissime piante della rambletta, i cui costi sono ancora ignoti, sono finiti nel deposito comunale dietro allAlbergo dei poveri, abbandonati al loro destino come noi cittadini e la nostra città in mano a una classe politica boriosa e incompetente». Ce ne informa il lettore Antonio Figari, con tanto di documentazione fotografica, nel silenzio più assordante dellamministrazione comunale che aveva partorito lidea.
Fine ingloriosa, per una iniziativa che doveva servire, nelle intenzioni, a «qualificare la città in senso turistico». E invece ecco, sotto gli occhi di tutti, lennesimo spreco del Comune in questi tempi di crisi.Sulle spalle dei cittadini.
Altro che rambla! Lavessero vista mai davvero, la nostra sindaca Marta Vincenzi e i nostri amministratori, la rambla di Barcellona! Forse non avrebbero insistito - come sottolinea ancora Figari - «a realizzare opere effimere e temporanee come questa», piuttosto che «pensare a restaurare il verde pubblico e i parchi storici genovesi, quelli sì realizzati per dare lustro e abbellire la città per i secoli a venire».
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