Adesso il rischio è che le altre agenzie di rating si accordino alla decisione di Standard & poor's di mandare l'Italia in serie B. Dopo l'avvertimento lanciato ieri mattina, oggi Fitch è tornata a sottolineare che a fine gennaio "due notch di downgrading sono una delle possibili opzioni". A margine dell’European Credit Oulook 2012 il senior director di Fitch Alessandro Settepani ha sottolineato che il fiscal compart "sarà uno dei fattori che saranno presi in considerazione nella valutazione del rating".
A pochi minuti dall’inizio delle negoziazioni le principali piazze del Vecchio Continente ampliano i ribassi. A guidarli è Piazza Affari che, dopo una partenza piatta, torna in territorio negativoanche a causa della della presa di posizione di Fitch. Settepani ha, tuttavia, spiegato che "ci sarebbe un impatto diverso nella valutazione del rating se su quel tema si trovasse una soluzione lunga, lenta e dolorosa oppure se sarà immediata". Tuttavia, rating a parte, l'agenzia internazionale non si aspetta un default dell’Italia. Insomma, il Belpaese non è certo la Grecia.
Edward Parker, managing director e responsabile dell’agenzia per i debiti sovrani in Europa, Medioriente e Africa, ha infatti assicurato che un default "non è certo nelle nostre aspettative, valutiamo ancora l’Italia 'A+', se contemplassimo la possibilità di un default daremmo un rating molto inferiore. L’Italia ha buoni fondamentali, nonostante una bassa crescita".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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