Flachi e Bazzani: l’amicizia in campo

Emmanuele Gerboni

C’era una volta Massimo Marazzina, vi piace l’inizio? Se fosse un romanzo, nella prima riga della prima pagina ci sarebbe scritto così. È vero, tutto deve partire proprio da Marazzina, anche se l’amicizia tra Fabio Bazzani e Francesco Flachi era già fortissima dopo il primo anno in blucerchiato nella stagione della promozione in A. Ebbene si, c’era una volta Marazzina, campionato 2003 – 2004, e Flachi si era addirittura trovato tra quelli con la valigia in mano. Ricordate Piacenza? Nel giorno della presentazione, poi, c’è Bazzani che dice parole bellissime e sono tutte per il suo gemello. Che ringrazia di cuore. Poi Flachi gioca 38 partite, segna 11 gol e diventa cuore e anima della Samp. L’anno dopo, senti ancora parole dolcissime, perché tra Bazzani e Flachi c’è amicizia vera. “Bazza”, a metà stagione, sembra sul punto di salutare tutti e volare verso Roma dopo un avvio di campionato difficilissimo. Sarà così, ma Flachi rimane seal fianco del bomber bolognese che, alla fine, si ritrova con la maglia della Lazio.
C’era una volta, anche, quella presentazione, storia del luglio scorso. Bazzani ritorna a Genova, Flachi sapeva benissimo che poteva finire con una musica poca allegra a base di fischi per Bazzani, rientrato nella terra blucerchiata. E Flachi sbucò fuori dal tunnel degli spogliatoi insieme a Fabio e fu, comunque, una festa, non completa perché ci furono anche fischi ma serviva rompere quel ghiaccio tra Bazzani e i tifosi. Obiettivo riuscito. Oggi i protagonisti sono sempre gli stessi, però si invertono ancora i ruoli. Questa volta è Bazzani che prova a prendere per mano Flachi. “Bazza” è tornato dopo l’infortunio, ci vorrà ancora un mesetto per vederlo in campo ma adesso potrebbe giocare la sua partita in un altro modo. Aiutando Flachi in questo momento un po’ così. «Sarei felicissimo se fosse Francesco l’uomo vincente nella partita con la Lazio. Nella vita di un calciatore possono capitare periodi particolari, ma, alla fine, contano le qualità e lui ne ha tantissime», ha detto l’attaccante bolognese. Che vorrebbe tanto vedere Flachi mandare quel bacio, che sembra un rock, alla gradinata sud. Ma c’è anche un’altra Gradinata Sud, quella in onda su Primocanale, dove Bazzani, al telefono, ha ripercorso le tappe di un’amicizia che più forte di così non potrebbe essere: «Nel primo anno di A con la Samp sembrava che Francesco dovesse andare via dopo l’acquisto di Marazzina. Flachi mi ringraziò perché cercai di stargli vicino in quel periodo. Mentre nella presentazione di quest’anno ha voluto contribuire a riallacciare i rapporti con la tifoseria. E mi ha fatto piacere quando ha dedicato il gol con il Chievo al sottoscritto, lo avevo chiamato, qualche giorno prima da Roma, dicendogli di non farmi fare un viaggio per niente…».

E adesso? C'è la Lazio, c'è Flachi (che potrebbe festeggiare le cento partite in serie A), c'è una tradizione. Di questi tempi (e lo fa ormai da due anni) il numero dieci blucerchiato si sblocca e non lo ferma più nessuno. C'era una volta Massimo Marazzina, stai a vedere che, domenica sera, bisogna cambiare l'inizio.

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