Garrone: «La Lega va commissariata»

Paola Balsomini

Acantonata la prima spaccatura nella nuova Lega di Antonio Matarrese, non si può certo dire che sia tornata la quiete dopo la tempesta. Il presidente della Sampdoria Riccardo Garrone la prossima settimana sarà ricevuto dal presidente del Coni Giovanni Petrucci e a lui esporrà la sua idea di empasse che sta vivendo il sistema calcio. Oltre a questo, dopo l'uscita dal consiglio di Lega del numero uno della Erg e del patron del Palermo Maurizio Zamparini, ecco che la strada percorribile, per Garrone, sarebbe soltanto una: «La Lega va commissariata». È quanto intende chiedere proprio il presidente blucerchiato che intanto ha già detto di non aver alcuna intenzione di perdere altro tempo all'interno di un organo in cui lui non si riconosce. Del resto quando ci fu la votazione per eleggere Matarrese la soluzione per Garrone era possibile solo se «a tempo», visto che tra le regole che il consiglio dei saggi avrebbe dovuto riscrivere c'era anche quella che prevedeva proprio l'elezione di un nuovo presidente esterno al mondo del calcio: «Io mi sono dimesso solo perché Matarrese ci sta prendendo in giro, a me la questione Inter non mi interessa», ha precisato l'esponente blucerchiato. Nel frattempo però a dare battaglia sono rimasti tre presidenti o poco più, mentre gli altri si sono allineati al nuovo vertice del Palazzo: «Ci sono presidenti che fanno i pesci in barile. Io in Lega non ci torno più. Troppe volpi che non perdono il vizio». E ieri Zamparini ha ribadito di voler anche impugnare l'elezione a consigliere di Leandro Cantamessa, membro, anche, del consiglio di amministrazione del Milan. Intanto alla società blucerchiata stanno arrivando numerosi messaggi di solidarietà al presidente da parte dei tifosi. La stragrande maggioranza del pubblico sampdoriano condivide la battaglia portata avanti da Garrone e si augura che il presidente continui su questa strada. Certo la battaglia continua anche se difficilmente Petrucci, la prossima settimana, penserà ad un nuovo ribaltone. Anche perché, in realtà, far saltare i vertici della Lega non è affatto semplice. Secondo la norma infatti la Lega di A e B può essere commissariata solo per «gravi problemi organizzativi».


Per quanto riguarda la squadra brutte notizie per Christian Maggio: il giocatore si è fratturato un dito del piede e non sarà a disposizione per la gara col Milan, gara che si disputerà sabato 14 alle ore 18. La Samp giocherà invece in posticipo la partita col Toro a Torino domenica 19 novembre alle 20.30.

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