Sangiuliano ha pagato di tasca propria aerei e treni per la Boccia. Ecco tutte le prove

Gli estratti conto confermano la versione del ministro: lo Stato non ha speso un euro

Sangiuliano ha pagato di tasca propria aerei e treni per la Boccia. Ecco tutte le prove
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Dimissioni? Macché. Il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, alle prese con la vicenda della «collaboratrice fantasma», si rifiuta di lasciare il suo ufficio in via del Collegio Romano per una vicenda nella quale, come ha spiegato, ritiene di non aver fatto nulla di male.

L'aver pensato di nominare Boccia proprio consulente per i grandi eventi, senza peraltro aver mai finalizzato quel progetto, insomma, non ha prodotto danni istituzionali o giuridici, giura il titolare del dicastero della Cultura. E anche le furiose polemiche che si sono scatenate, con le opposizioni che chiedono un suo passo indietro, starebbero di fatto solo strumentalizzando una vicenda che è solo personale. Anche perché il ministro ribadisce ancora una volta, tra l'altro, di non aver sprecato un solo euro di soldi pubblici per il «ruolo» - per quanto informale - ricoperto a fianco al ministro negli ultimi mesi dalla 41enne organizzatrice di eventi di Pompei.

A provvedere alle spese sostenute per i viaggi insieme al ministro ai quali Maria Rosaria Boccia ha preso parte, ha infatti spiegato Sangiuliano, non sarebbe stato in nessun caso il ministero. E se la donna ha spiegato nei suoi post sui social di replica di non aver mai messo mano al proprio portafogli per provvedere ad hotel, voli e ristoranti, insinuando di essere stata a carico proprio del dicastero, e scrivendo esplicitamente che «i viaggi li organizzava la segreteria del ministro», stavolta a chiarire il giallo e a smentire la donna torna alla carica il ministro. Che, estratto conto della sua carta di credito alla mano, spiega al Giornale di aver provveduto personalmente in almeno tre occasioni.

La prima è per la partecipazione al Taobuk - Taormina Book Festival, dove il ministro è stato ospite il 20 giugno scorso. Boccia su Instagram ha postato foto di quell'evento e anche di un pranzo di lavoro, seduta al tavolo con il ministro e altri ospiti. Ora Sangiuliano mostra le ricevute: 910 euro spesi con la sua carta di credito personale per comprare i biglietti andata e ritorno per lui e per Boccia: 484 per il Roma-Catania con Ita Airways, e 424 con Aeroitalia per il ritorno, Catania-Roma, entrambi acquistati il 18 giugno. Stessa storia per la partecipazione al festival «Libro possibile», di Polignano a Mare, in provincia di Bari, lo scorso 14 luglio. Nell'estratto conto della carta di Sangiuliano c'è traccia della spesa per il volo a/r per il capoluogo pugliese, 759 euro per due persone, acquisto effettuato alle 15.09 del 5 luglio.

Due giorni dopo, il 16 luglio, Sangiuliano ha presentato a Sanremo, nell'ambito dei Martedì letterari del teatro dell'Opera del Casinò, il suo libro Giuseppe Prezzolini. L'anarchico conservatore, edito da Mondadori. Sul palco con lui, oltre al giornalista Carlo Sburlati e alla curatrice della rassegna, Marzia Taruffi, sale anche Maria Rosaria Boccia, accreditata come «presidente del comitato Tecnico e Scientifico dell'Intergruppo Parlamentare». Chi ha pagato per ospitare la donna all'evento sanremese? L'organizzazione, giura Sangiuliano, non certo il MiC. E a confermare la versione fornita dal ministro, al Giornale, è proprio Marzia Taruffi, ricordando come lei stessa avesse già conosciuto in un'altra occasione - a febbraio del 2024 Maria Rosaria Boccia e aggiungendo, quanto all'ultimo evento: «Posso dire soltanto che il ministro ha partecipato in qualità di scrittore, e che i Martedì letterari prevedono che l'autore insieme a chi lo accompagna siano ospiti del Casinò». Di conseguenza, sia Sangiuliano che Boccia erano lì a spese dell'organizzazione.

Storia simile l'11 luglio, quando Sangiuliano si reca a Riva Ligure, in provincia di Imperia, dove prima discute con il locale Soprintendente alle Belle arti e con gli amministratori locali la valorizzazione dell'area archeologica di Capo Don-Costa Balenae, sulla via Julia Augusta. Poi, nel piccolo comune, presenzia alla serata di apertura del decennale della locale rassegna letteraria, «Sale in Zucca». Con lui quel giorno c'è anche Boccia, che peraltro compie gli anni proprio quel giorno e festeggia spegnendo le candeline, a cena, in un bel ristorante vista mare di Riva Ligure, La Scogliera.

E di chi era ospite Boccia per il suo «compleanno speciale», come scrive su Instagram quel giorno? Ancora una volta, non del ministero della Cultura bensì del sindaco di Riva, Giorgio Giuffra.

Sindaco che nelle fotografie postate dalla stessa Boccia compare, sorridente, alle spalle della donna e della torta, e che ha spiegato già nei giorni scorsi di aver pagato di tasca sua sia la cena sia la stessa trasferta del ministro e di tutta la delegazione. Boccia compresa.

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