Bertolacci recupera, Rossi forse

Se la vetta dell'Olimp(ic)o era già difficile da scalare prima, figurarsi ora che anche Rossi sta per gettare la spugna. Il capitano del Genoa ieri non si è allenato per il quarto giorno di fila a causa della botta al polpaccio rimediata contro il Palermo. Oggi farà un ultimo tentativo, ma le speranze di recupero non sono molte. L'assenza di Rossi si aggiunge a quelle di Granqvist, Manfredini, Matuzalem, Olivera, Floro Flores, Nadarevic e, ultimo in ordine di tempo, Rigoni colpito da sindrome influenzale. Vale a dire: quattro titolari e quattro riserve.
L'unica buona notizia arriva da Bertolacci, tornato ad allenarsi con i compagni dopo il virus intestinale che lo aveva messo ko due giorni fa. Le scelte di Ballardini sono (quasi) obbligate. A partire dal modulo: 3-5-1-1. La difesa sarà formata da tre romani doc: Bovo, Portanova e Moretti. A centrocampo Rossi verrà sostituito da Pisano, mentre Tozser prenderà il posto di Matuzalem. Ieri Ballardini ha provato il tandem Borriello -Immobile, ma è probabile che domani sera venga confermato lo schema con Bertolacci dietro a Borriello. Anche la cabala «gioca» contro il Genoa, che da quando è tornato in serie A ha sempre perso in casa della Roma: 5 sconfitte su 5 partite. Insomma, serve un'impresa. Antonelli (in odore di nazionale dopo l'infortunio capitato a Criscito) ci crede: «La partita con la Roma rappresenta un banco di prova con un coefficiente di difficoltà molto alto. Spiace non presentarci nelle condizioni ideali, ma già in passato abbiamo dimostrato di saper valorizzare la forza del gruppo».
Un gruppo nel quale è pronto a tornare Jankovic «Dopo mesi di sacrifici vedo finalmente la luce. - dice Bosko - Domani forse tornerò a respirare l'atmosfera del ritiro. Ho trovato una squadra rigenerata, non soltanto dal punto di vista tecnico. Merito di Ballardini al quale sono molto legato. Spero di potermi rendere utile e ricambiare il sostegno».

Il tecnico romagnolo ha confessato di aver preso spunto dall'ex allenatore della Colombia Maturana nel rapporto con i giocatori: «È importante avere un rapporto chiaro, sincero, diretto - spiega Ballardini -. A volte nel nostro mondo si tende a dare importanza a ciò che appare in superficie, quando invece è proprio scavando in profondità, che si trovano i tesori e l'essenza delle cose».

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