Dessì, la regina della lirica è la principessa Turandot

Finalmente è arrivata. O meglio, tornata. Daniela Dessì, soprano genovese, prepara il suo debutto nel ruolo della glaciale principessa pucciniana ed entra nella sala conferenze del Carlo Felice tra gli applausi, attesa come la sposa sul sagrato. Incurante del gossip che qualche mese fa imputava alla gelosia la sua defezione da questa stessa «Turandot». Avrebbe infatti rinunciato alla parte per seguire il marito Fabio Armiliato sul set del film di Woody Allen «To Rome with Love», in cui recitava anche la conturbante Penelope Cruz. Tutta roba da rotocalchi rosa, subito sfumata in bolle di sapone. Ma torniamo a noi. Insieme alla Dessì, il nostro teatro attende anche il tenore Andrea Bocelli, che la sera prima dell'opera, sabato 22 (ore 20.30), sarà protagonista del Concerto di Natale diretto da Marcello Rota e a fianco del baritono Gianfranco Montresor; serata che ha già semi svuotato il botteghino e per cui rimangono pochi posti vuoti in platea. Pezzo principe del programma la Messa di Puccini per soli, coro a quattro voci miste e orchestra, mentre nella seconda parte canterà il Coro di Voci Bianche diretto da Gino Tanasini. Tanta manna e un Natale speciale, che prevede anche l'incisione di un DVD.
«Andiamo avanti per la nostra strada - ribadisce imperterrito il sovrintendente Giovanni Pacor - utilizzando accanto a questi grandi nomi forze nostrane, in primis i ragazzi dell'Opera Studio, mostrando attenzione ai giovani talenti e garantendo sempre la qualità. Tanto per dire che il teatro c'è e che nonostante le difficoltà va avanti». E difficoltà in effetti ce ne sono tante, visto che sotto l'albero di Natale non si troverà, quest'anno, il pacco di Finmeccanica e che quello di Iren sarà decisamente più modesto; insomma, si annaspa, costretti a vivere alla giornata. Ma pazienza, la stagione va avanti. «Turandot», dramma lirico in tre atti e cinque quadri di Giacomo Puccini su libretto di Adami e Simoni (dalla fiaba di Carlo Gozzi) va in scena domenica 23 alle 18, ora insolita, per dar spazio alla cena di gala che seguirà alla recita, insieme agli artisti, nella Sala Paganini all'interno del teatro. «Personaggio straordinario - sottolinea Daniela Dessì riferendosi alla Principessa - ruolo cui sono approdata dopo anni di carriera, non a caso, naturalmente: ci vuole grande maturità, anche vocale. Turandot è una figura complessa, sfaccettata, tormentata e resa frigida da se stessa: ho cercato di metterne in risalto l'umanità, mentre di solito ciò che emerge è solo la sua glaciale compostezza e inflessibilità».


Accanto alla coppia Dessì/Armiliato (Turandot/Calaf), Roberta Canzian (Liù), Ramaz Chikviladze (Timur), Massimo La Guardia (Imperatore Altoum), Francesco Verna (Ping), Enrico Salsi (Pang), Manuel Pierattelli (Pong), Antonio Mannarino e Pasquale Graziano (Principe di Persia) Fabrizio Beggi (un Mandarino); e due delle cosiddette "forze nostrane", Annarita Cecchini e Simona Pasino (Ancelle). Regia di Giuliano Montaldo ripresa da Fausto Cosentino, scene di Luciano Ricceri, costumi di Elisabetta Montaldo Bocciardo. Sul podio Donato Renzetti. Repliche giovedì 27(ore 20.30) e domenica 30 (ore 15.30).

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