Dopo il Genoa, Milan in crociera per «dimenticare» le polemiche

Dopo il Genoa, Milan in crociera per «dimenticare» le polemiche

Sarà che le vittorie ti rendono più buono. Sarà che Enrico Preziosi, oltre ad essere un collega, è anche un amico. Sarà che fra tre giorni c'è il Barcellona e la mente è già proiettata alla sfida del «Camp Nou». Per tutti questi motivi Adriano Galliani ieri non era in vena di polemiche. Tanto più a bordo di una nave, la Msc Splendida, che dal 9 giugno ospiterà la terza edizione della «Crociera rossonera - Adidas Milan junior camp», con partenza dal porto di Venezia e tappe a Katakolon, Santorini, Atene (con visita allo stadio Olimpico dove il Milan ha vinto due Champions League), Corfù e Dubrovnik. Galliani faceva gli onori di casa insieme a Pierfrancesco Vago, Ceo di Msc Crociere, e a due calciatori rossoneri: Nigel De Jong e Mario Balotelli, accompagnato dalla fidanzata Fanny.
Inevitabili le domande su Genoa-Milan e sui rigori negati al Grifone. «Sono amico di Enrico Preziosi e del Genoa. - ha esordito Galliani -. Preferisco non commentare l'arbitraggio. È stata una gara dura e difficile che il Milan ha vinto. Ci sono stati tanti episodi con falli duri e rigori più o meno esistenti. Se il Genoa avrà sempre questa grinta, si salverà di sicuro. Anche i nostri giocatori sono stati grintosi. Ci voleva un Milan molto tosto per vincere a Genova. Il Milan degli anni scorsi non ci sarebbe riuscito...». L'amministratore delegato rossonero è convinto che le polemiche per l'arbitraggio non guasteranno i rapporti tra Genoa e Milan: «I rapporti con le società non cambiano per qualche calcione e qualche rigore più o meno inesistente. Durante la gara ho detto a mio figlio che mi sembrava di essere a Messina prima della semifinale con il Barcellona del 2006».
Galliani ha avuto parole dure solo per Constant, espulso a metà del secondo tempo per un fallo di reazione: «L'ho sgridato perché ha fatto male a reagire anche se ha subito un fallo brutto...». I tifosi rossoblù, invece, non hanno gradito l'esultanza di Pazzini sotto la gradinata Nord. Ma Galliani ha smorzato subito le polemiche: «Non ho visto come ha esultato Pazzini perché stavo esultando anch'io. Pazzini ha fatto un gesto tecnico straordinario». Ammirato anche da Balotelli: «Pazzini è un grande attaccante. Se non segno io, fa gol lui», ha detto SuperMario.
Intanto la Corte di giustizia federale ha respinto l'appello del Genoa, di Enrico Preziosi e dei calciatori rossoblù, che si erano tolti le maglie durante Genoa-Siena.

La Commissione Disciplinare aveva inflitto un mese di inibizione a Preziosi con 30mila euro di ammenda, 100mila euro per la società e 10mila euro a ciascuno dei giocatori coinvolti: Frey, Bovo, Granqvist, Kucka, Rossi, Antonelli, Jorquera, Veloso, Zè Eduardo, Mesto, Gilardino, Kaladze, Birsa, Palacio e Biondini.

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