Il grido che sale da Savignone speranza per il centrodestra

(...) pensando di spiegare il mondo dal Big Bang in poi, e a volte anche prima, ma stanno ad ascoltare i loro elettori, come ha teorizzato bene Michele Scandroglio. Circostanza che non è così frequente.
Il bicchiere mezzo pieno è sentire parlare di disagio nel vivere il momento politico, ma anche di fedeltà agli elettori, come ha fatto Matteo Rosso. Il bicchiere mezzo pieno è ascoltare un esponente del Pd illuminato come Giovanni Raggi raccontare le sue idee dall'altra parte della barricata, ma dalla stessa parte del buonsenso. Il bicchiere mezzo pieno è ascoltare da Federico Tilli, diciottenne che ha avuto il coraggio, la follia o la temerarietà di candidarsi in Liguria Moderata alle ultime comunali, le parole sui giovani non di sinistra che a scuola sono boicottati o trattati con sufficienza, dai compagni (di scuola e non solo di scuola) prima ancora che dai professori. Il bicchiere mezzo pieno è andare avanti a discutere di politica (di politica!) fino a mezzanotte di un venerdì sera e, all'uscita, trovare Alberto Clavarino sommerso di passione politica da Manuela Carena e Laura Pesce, quasi in un secondo tempo della discussione, che testimonia doppiamente se non sul fascino di Alberto (diverso il discorso per le signore, elegantissime e belle della bellezza della capacità di entusiasmarsi o di indignarsi per un principio), certamente sul fatto che comunque è servito parlare e parlarsi.
Il bicchiere mezzo pieno sono le telefonate che in tanti di voi mi avete fatto ieri, dicendomi che comunque siete stati felici di esserci. Io, lo confesso, al di là dell'entusiasmo per la partecipazione addirittura superiore allo scorso anno, ero un po' immalinconito dal fatto che cari amici non andassero d'accordo fra loro. Personalmente, istituirei il «ministero dell'armonia» per stemperare le discussioni e per arrivare a un punto di condivisione, non di rottura. Anche perchè, come ha spiegato con antica saggezza democristiana Beppe Costa, divisi non si va da nessuna parte. Ed esaltare le diversità magari aiuta a sentirsi un po' migliori del vicino, ma non a vincere le elezioni. Vedete, credo che ci sia poco da invidiare alla sinistra. Ma questo sì, evitare di storcere il naso quando unirsi serve per vincere. Altrimenti si rischia di restare puri, duri e perdenti.


Il bicchiere mezzo pieno è il ricordo di Aldo, Alessandra e Gibì che non ci sono più, la raccolta per l'asilo terremotato di Guastalla, e le parole di Giacomo Pronzalino e Simonetta Caprile. Non parliamo di organigrammi, parliamo di quello che sta a cuore ai vostri elettori. Poi, troveremo le persone per provare a dare gambe a quelle idee.

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