A pochi mesi di distanza dalla presentazione del primo treno Vivalto, ieri, nella stazione ferroviaria di Genova Principe, è arrivato anche il secondo convoglio della stesso gruppo. «A questi treni ne seguiranno altri due che saranno consegnati entro la fine dell'anno», assicura Silvano Roggero, direttore del trasporto passeggeri.
I treni Vivalto sono i nuovi convogli della flotta regionale di Trenitalia. Trasportano ognuno 850 viaggiatori, sono accessibili ai diversamente abili, sono dotati di sistemi audio e video per l'informazione, di un impianto di video-sorveglianza, di prese elettriche, e di un vano bagagli per biciclette e sci. «Spazio e comfort al servizio dei viaggiatori», recita la locandina. Una sorta di gioiellino per pendolari, a prima vista.
Già, peccato però che questi treni super moderni, che dovrebbero circolare su tutto il territorio regionale, in realtà corrano solamente sui binari che da Savona portano a Sestri Levante. Oltre non riescono ad andare, con buona pace dei viaggiatori che vorrebbero fare una gita, ad esempio, alle Cinque Terre. Il motivo di questo «stop» è noto: i convogli non passano sotto le gallerie. Però, ciò che importa alle istituzioni liguri è la presentazione in pompa magna dei nuovi treni; poi, se siano utili è un fatto secondario.
«Siamo orgogliosi del secondo Vivalto, il cui finanziamento da parte della Regione Liguria ammonta a 1,4 milioni di euro - spiega il Presidente Claudio Burlando -. Questo s'inserisce nell'ambito della convenzione siglata tra noi e Trenitalia nel 2005 per l'acquisto del materiale rotabile ad alta capacità, e corrisponde a circa il 25% del costo totale del treno. L'investimento complessivo si aggira attorno ai 22 milioni e mezzo di euro».
Sembrerebbe correre sui binari giusti la volontà delle Ferrovie dello Stato di procedere con l'acquisto di nuovi locomotori in sostituzione dei vecchi. «Abbiamo investito cospicue risorse per il finanziamento di questi convogli - sottolinea Enrico Vesco, assessore regionale ai Trasporti -. I disservizi di cui si lamentano i viaggiatori sono prevalentemente legati alla vetustà dei treni, e proprio per questo motivo è chiara la necessità di acquistare materiale rotabile nuovo. È nostra intenzione riuscire a far arrivare il Vivalto fino a Sarzana, e l'impegno che ci siamo presi è quello di fare risagomare le gallerie che impediscono ai convogli di passare per raggiungere le Cinque Terre. Una volta risolto questo problema sicuramente il turismo, in quella parte splendida e amata della nostra regione, ne gioverebbe».
Il direttore Roggero sottolinea la praticità di possedere la «Carta tutto treno Liguria», che consente di viaggiare su qualsiasi tipologia di treno su territorio regionale a 150 euro l'anno fino a 100 Km, e 250 se si supera questo chilometraggio. «L'aumento delle tariffe c'è stato - dice -, ma la percentuale è davvero minima, solo l'8%».
I problemi però non riguardano solo i prezzi e il numero di treni disponibili. Cè anche un altro aspetto molto caro ai viaggiatori ed è quello di una maggiore pulizia dei treni.
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