Il ministro visita la sanità che non esiste

(...) Silenzi imbarazzati ai quali si sottrae subito Matteo Rosso, consigliere regionale del Pdl e vice presidente della commissione sanità: «Ben venga la visita del ministro al Galliera ma è gravissimo che non venga a vedere sul territorio le conseguenze dei suoi tagli sui posti letto - parte all'attacco l'ex capogruppo Pdl, che chiama al risveglio anche i colleghi politici -. I parlamentari liguri facciano sentire la loro voce contro questi tagli indiscriminati». L'unico che ascolta questa voce e la sottoscrive è Roberto Cassinelli, uno che pure ha sempre sostenuto la necessità di appoggiare Monti e i suoi: «La politica sanitaria del governo è inadeguata».
Rosso chiede uno scatto d'orgoglio. Perché questa regione non può vantare un'organizzazione sanitaria impeccabile, presa ad esempio di efficienza da tutta Italia. La realtà non è questa, e certe scelte politiche stanno anzi semmai massacrando quel poco che funzionava bene. «Oltre alla visita presso un grande ospedale di eccellenza come il Galliera, sarebbe però doveroso che il ministro andasse a vedere a Genova nel resto della regione cosa sta producendo la sua politica sanitaria, che associata a scelte sbagliate di Montaldo, sta creando pesanti disagi ai cittadini», insiste il consigliere regionale. Non se lo nasconde neppure Burlando, che intervenendo all'incontro con Balduzzi, non gliele manda a dire: «È necessario mettere un limite ai processi di razionalizzazione in sanità. Non individuarlo significherebbe diminuire l'offerta per i cittadini. Il punto di rottura è vicino e non si può pensare di agire in questo modo ogni anno». Sacrifici se ne sono già fatti anche troppi. Ieri persino il cardinale Angelo Bagnasco, parlando dell'ipotesi della costruzione di un nuovo e moderno Galliera, ha detto che questo progetto «non è un dogma, se l'obiettivo vero che è quello di fornire cure migliori, si raggiunge per altre strade, ben venga».
Di certo, i tagli non sono più sopportabili. Prima dei conti vengono le persone. «Se Balduzzi avesse avuto oggi l'umiltà di andare anche nei piccoli comuni si sarebbe reso conto delle necessità della nostra regione che è la più anziana d'Europa - incalza Rosso -. Queste persone hanno bisogno di assistenza sanitaria continua. Invece a Roma sono stati definiti parametri di taglio identici alle altre regioni». La politica fatta dietro una scrivania, con la calcolatrice e senza attenzione ai problemi concreti del territorio è tuttavia anche frutto di un appiattimento sulle scelte del governo Monti che nessuno osa criticare e correggere.

E la «colpa» Rosso non esita ad attribuirla anche ai parlamentari, cui si rivolge: «Scriverò a tutti i parlamentari liguri - conclude il consigliere - affinché, invece di accettare passivamente questi tagli della nostra Sanità facciano sentire la loro voce in Parlamento e dicano basta alla politica di questo ministro». Ieri i primi segnali di risveglio.

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