Le primarie per il Parlamento? Le fanno i lettori del «Giornale»

(...) la possibilità che un lettore-elettore innamorato di un candidato spedisca più volte buste a suo nome, ci mancherebbe - come i tagliandini abbiano la forza per essere una specie di exit-poll anticipato. Di quelli affidabili, però.
Detto tutto questo - e ribadito che è un gioco di società, quindi non è il caso di arrabbiarsi se non lo si condivide (ad arrabbiarsi, fra l'altro, sono in qualche caso coloro che non prendono voti) - diciamo anche che, stavolta, è più importante. Perchè riguarda l'elezione del prossimo Parlamento. In cui, qualsiasi sia la legge elettorale, la scelta dei candidati sarà decisiva.
In particolare, ovviamente, lo sarebbe stata se fosse rimasto l'attuale Porcellum, il metodo secondo il quale è il posto in lista che dà la possibilità di «uscita» di una candidatura. E cioè se il cane del premio Nobel è al primo posto viene eletto e se il premio Nobel è al quindicesimo non viene eletto. Una cosa surreale che, fra l'altro, prescinde completamente dagli elettori, la cui unica arma è quella di votare oppure no quel determinato simbolo. Certo, poi, è in corso la discussione sul cambiamento della legge elettorale e, secondo le dichiarazioni di Enrico Letta ieri a Sussidiario.net siamo vicinissimi. E può essere che ne esca un buon accordo.
Ma, nell'attesa della legge, noi ci muoviamo in anticipo. E chiediamo ai nostri lettori un parere sui loro nomi preferiti. Parere che, ripetiamo, non ha alcuna pretesa di essere un sondaggio scientifico. Ma che, grazie al fatto che i tagliandi devono essere originali e non fotocopiati, è certamente più serio di giochini che vengono proposti via internet, grazie ai quali - con un'abilità particolare nel maneggiare i comandi del computer - si può votare migliaia di volte.
Soprattutto, questi tagliandini saranno importanti per Lega e Pdl, che avranno con ogni probabilità molti meno eletti rispetto all'altra volta, quando presero anche il premio di maggioranza regionale. E si è già visto come scalpitano i parlamentari uscenti, che vorrebbero essere tutti ricandidati. Ma scalpitano anche alcuni dei non eletti o altri esponenti politici già visti in altre elezioni o eletti in altri consessi, che stavolta vorrebbero andare a Roma.
Per farla breve. Rischiano di esserci sei o sette posti in tutto per il centrodestra, Lega compresa, con almeno una ventina di pretendenti. A voler essere larghi coi posti e stretti coi pretendenti.
Ma non è mica finita. Perchè tutti questi discorsi non tengono conto del rischio di «paracadutati» che potrebbero essere spediti in Liguria da altre regioni e, soprattutto, non tengono conto di quello che potrebbe essere un ottimo segnale agli elettori: cioè facce nuove ed esponenti della società civile che potrebbero nobilitare le liste e dare nuovo appeal ai partiti di centrodestra in questo clima di antipolitica. Senza peraltro dimenticare che il nostro gioco è aperto a tutti e che, già in passato, esponenti di centrosinistra, quelli perbene, quelli riformisti, quelli dialoganti, sono andati molto bene. Insomma, stavolta, i tagliandini sono davvero importanti e potranno dettare ai partiti liste migliori, forti e di persone perbene. Proprio per questo, vigileremo ancor più del solito sulla regolarità del gioco, in modo che non ci sia qualcuno che fa il furbo, magari facendo incetta di copie rese con la complicità di un'edicola compiacente.

Se scopriremo qualche «furbetto del tagliandino» lo denunceremo immediatamente e pubblicamente. Non è un reato penale, ci mancherebbe altro. Ma, comunque, è un buon motivo perchè quel furbetto non diventi deputato.
Buon gioco e buoni tagliandi. Con la speranza che portino ottimi deputati.

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