La sanità spacca la sinistra: Sestri scende in piazza contro le bugie di Burlando

La sanità spacca la sinistra: Sestri scende in piazza contro le bugie di Burlando

Lotta dura contro la politica sanitaria della Regione che penalizza il ponente. A minacciarla, udite!, udite!, non sono i soliti, agguerriti rompiscatole del centrodestra - il generale Matteo Rosso e i suoi ufficiali inquadrati e coperti nell’aula di via Fieschi - che non ne fanno passare una al governatore rosso Claudio Burlando. No, a protestare a voce alta e addirittura a organizzare una manifestazione, con tanto di corteo, sabato alle 4 del pomeriggio a Sestri, in piazza Baracca, sono i «Comitati per la salvezza degli ospedali di Sestri, Sampierdarena e Pontedecimo», all’unisono col «Movimento dei cittadini per Carignano contro il nuovo Galliera». In testa all’iniziativa e anche al corteo, un personaggio che non può essere scambiato per «uno di destra», e tanto meno come un «pentito» della sinistra. Anzi, Aleandro Longhi - è lui l’agit prop - è sempre stato coerente con la vocazione ancestrale: comunista. Punto. Nato politicamente nel Pci, Longhi, che una sorta di «feudo» a Sestri Ponente in termini di consenso popolare, è stato assessore nella giunta Sansa, poi ha attraversato tutto l’arcobaleno della sinistra, dai Ds al Movimento per la sinistra, ai Comunisti italiani, fino all’attuale collocazione nel Sel di vendoliana memoria. Già parlamentare per due legislature, Longhi ha lasciato la politica di prima linea per ritirarsi, novello Cincinnato, in uno splendido isolamento agreste, in Irpinia, dove coltiva la terra e si gode la pensione.
«Senza dimenticare, però - spiega - la mia Sestri. Ecco perché ho deciso di organizzare la protesta civile contro le false promesse elettorali e post elettorali di Burlando, il quale aveva detto chiaro e tondo, pubblicamente, che non avrebbe tagliato i servizi fino all’apertura del nuovo ospedale del ponente!». Era l’aprile del 2007, all’indomani della manifestazione che aveva bloccato lo smantellamento dell’ospedale di Sestri. Burlando Pinocchietto, insomma. «Dopo 5 anni ci risiamo!» sbotta Longhi. Che aggiunge: «I finanziamenti per il nuovo ospedale sono stati dirottati al Galliera e si è ricominciato a programmare tagli dei servizi che verranno fatti, “ovviamente“, dopo le elezioni. Noi non ci stiamo, la Croce Verde e i Comitati scenderanno in piazza contro gli amministratori che mentono». L’ex parlamentare tira fuori i «successi della politica sanitaria di Burlando e del suo assessore Montaldo»: semiprivatizzata la Colletta di Arenzano, privatizzato il San Carlo di Voltri, chiuso il Martinez di Pegli, una decina di reparti soppressi al Padre Antero di Sestri.

E ancora: al Villa Scassi di Sampierdarena chiusa la sala ortopedica, tagliata la chirurgia toracica, con previsione di ulteriori ridimensionamenti; chiusi il Celesia di Rivarolo, il Pastorino di Bolzaneto e l’ospedale di Busalla, «scure» pesante nel Gallino di Pontedecimo. Nel frattempo, le promesse burlandiane... «Lotteremo fino alla vittoria - conclude Cincinnato Longhi -. Per sconfessare le bugie e garantire i servizi ai cittadini». Fossi il governatore, non starei sereno.

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