Savignone, casa del popolo. Del Giornale

(...) E, soprattutto, che vogliono esserci per ascoltare finalmente la voce del loro popolo. Seguendo la specialità della casa: ai nostri incontri i politici, se vogliono, parlano solo dopo aver ascoltato.
E così, in questi giorni, mi ha fatto enorme piacere ricevere le chiamate di persone che, magari in questi giorni polemizzano o non si parlano, ma che hanno come minimo comune denominatore la volontà di venire ad ascoltare a Savignone. Così come è bello vedere che quelli che ci contestavano all'inizio, che non ci credevano, che pensavano fossimo quattro gatti illusi di cambiare il mondo, saranno con noi. E non sapete quando ci fa piacere, perchè vale come la storia del figliol prodigo. E così ci saranno tre parlamentari, Michele Scandroglio, Roberto Cassinelli e Giorgio Bornacin, pronto a firmare le carte per farsi dimettere anzitempo dall'ospedale, due «sempre presenti» come Matteo Rosso, quasi un Matteo Renzi al pesto, e Gianni Plinio, un osservatore del Pd che è un vero riformista come il tesoriere regionale Giovanni Raggi - ottimo tecnico e persona perbene -, due anime dell'Anci come Pierluigi Vinai (concomitanze permettendo) e Beppe Costa, il consigliere regionale biasottiano Aldo Siri, uno che c'era anche alla Savignone-1, e la banda degli amici Liguria Moderata, da Andrea Cambiaso a Enrico Cimaschi, a Alberto Clavarino, fino a Alberto Attolini, uomo di punta della squadra del responsabile Pionati, al consigliere comunale Stefano Balleari e anche a quelli che ci saranno non essendoci come i due coordinatori genovesi del Pdl Gianni Barci e Antonio Oppicelli, tutti e due fuori Genova, ma tutti e due che ci hanno tenuto a farci sapere che la loro è un'assenza presente. Così come quella di Gino Morgillo, il consigliere regionale che ha dato fuoco alle polveri.
Ma, per l'appunto, non sarà la loro serata. Non solo, almeno. Nel senso che, se vorranno parlare, varranno per loro le regole valide per tutti: massimo quattro minuti di intervento e campanello implacabile per chi sfora. Con una preghiera per tutti: non trasformiamo la serata in uno sfogatoio, dove ognuno dice che le cose non vanno. Quello lo sappiamo. Il nostro obiettivo, oggi, è quello di passare dalla pars destruens alla pars costruens. Mica facile, ma qualcuno dovrà pur provarci.
Soprattutto, ci sarete voi. Che, in questi giorni, state chiamando a decine per aderire, anche con gesti bellissimi, come quello di Gianluca De Lucchi, che si è messo a disposizione per portare a Savignone chi non era motorizzato. Oppure, ci sono quelli che hanno qualche problemino di salute e ci chiamano per dirci che faranno di tutto per esserci. Insomma, lo spirito è esattamente quello del teatro della Gioventù, quello del «partito delle persone perbene».
La quantità delle adesioni, fra l'altro, ci ha convinto, insieme all'imprescindibile padrona di casa Simonetta Caprile, che sta studiando anche qualche sorpresa, ad anticipare l'appuntamento di mezz'oretta, proprio per dar modo a tutti di intervenire. Quindi, anzichè alle 21, ci vediamo alle 20,30, anche per salutarci con calma, proprio come si fa nelle feste in famiglia fra vecchi amici.
E poi, stavolta, abbiamo anche un motivo in più, l'ennesimo, per star bene insieme. Anche la serata di Savignone - ovviamente per chi vuole - sarà l'occasione per contribuire alla ricostruzione dell'asilo di Guastalla, il comune terremotato che abbiamo deciso di adottare insieme ai nostri lettori. E approfitteremo del fatto di avere con noi un altro che c'è sempre, con il cuore di mettersi a disposizione: Claudio Eva, il maggior sismologo italiano e soprattutto una persona perbene.
Certamente, anche senza le donazioni, sarebbe stata una buona serata. Così sarà anche una serata buona. Vi aspettiamo.

Perchè da Savignone riparte la politica, quella buona, quella con la P maiuscola, quella che guarda ai risultati, più che alle chiacchiere. Quella delle facce pulite. Quella di chi, come l'ingegner Mauro Navone, che mi ha chiamato ieri, spiegando che verrà apposta da lontano, «perchè mi sento fra persone perbene». La serata è per quelli come lui.

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