Scippata e lasciata a terra ferita, paura a Certosa

Altro giro, altro miracolo italiano, genovese e ligure. Il nostro Diego Pistacchi ve l'ha già raccontato benissimo nei giorni scorsi, ma vale la pena di ripetere questi numeri, anche perchè sono in assoluta controtendenza rispetto alla media nazionale: le imprese artigiane liguri hanno fatto registrare lo 0,53 per cento in più negli ultimi tre mesi, ma soprattutto il tasso di crescita a giugno è del più 0,70 cento, rispetto al meno 0,92 per cento nazionale.
Ora, detto così, 0,53 e 0,70, sembra robetta. Ma qui, anche solo per restare al periodo fra aprile e giugno, si parla di 1105 imprese che hanno avuto il coraggio di sognare e di volare alto, aprendo un'attività di questi tempi, mentre 855 altre aziende chiudevano i battenti. Roba da elogio della follia più bella e più sana. Roba che, ovviamente, ha portato il sorriso sulle labbra di Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria, che è il contabile di questa speciale classifica. E che vive sulla sua pelle questi numeri, visto che lui stesso, prima ancora di dedicarsi all'attività associativa, passa tutti i giorni in azienda, per la disperazione di sua moglie che, fra Confartigianato e l'impresa, non lo vede praticamente mai.
Un altro di quelli che, fra numeri assoluti e percentuali, può festeggiare è Luca Costi, un'altra delle anime di Confartigianato Liguria. Perchè il direttore dell'associazione è il primo a credere nella potenzialità delle imprese e della vendita delle eccellenze liguri, a partire da quelle agroalimentari, come ha dimostrato lo scorso anno organizzando con Liguria International e l'assessorato alle Attività Produttive di Renzo Guccinelli della Regione Liguria, gli incontri faccia a faccia a Montecarlo. Esperienza che avrà un bis quest'anno, coinvolgendo anche altri Paesi.
Mica finita. Un altro che può fregarsi le mani - e già uno si immagina la scena, con i suoi modi felpati, la sua eleganza innata e i suoi bastoni che sembrano usciti da un romanzo inglese dell'Ottocento - è uno dei Grasso-boys.

Nel senso di uno dei presidenti provinciali di Confartigianato, che ha una struttura federale. E, per la precisione, il più pesante dei presidenti, senza nessuna allusione al suo girovita, peraltro formidabile, e alla sua capacità (...)

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