Giacche, tute, colore La grinta è donna

Gambe coperte, tinte audaci e tailleur maschili continua la lunga marcia «femminista» della moda

«Mi piace essere donna, anche in un mondo di uomini. Dopo tutto, gli uomini non possono indossare i nostri vestiti, ma noi possiamo portare i pantaloni». Parola di Whitney Houston e quintessenza di questa primavera. Spezzato, contemporaneo o a pigiama, il tailleur pantalone, infatti, conquista tutte; per non parlare della tuta, ormai un must nel guardaroba di lei. Nei primi anni '30, Elsa Schiaparelli fu la prima a diffondere il completo couture a tuta intera, che, spesso, abbinava a un turbante in velluto. E, dopo un revival negli anni '70, oggi è tornata tra i capi prediletti delle star. I look, dunque, sono più versatili, audaci, sofisticati e femminili che mai, anche se le gambe sono stra coperte. E gli accessori seguono la stessa tendenza, adottando colori un po' sfacciati, molto grintosi.

Insomma, se, nel 2017, Maria Grazia Chiuri, direttore artistico di Dior, fece sfilare magliette femministe, nel 2018 la marcia continua. Il claim non è più stampato, ma il messaggio resta. «Dovremmo essere tutti femministi». Indossando pantaloni e tonalità sgargianti.

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