Giannutri, è polemica sul bagno proibito di Fini

Legambiente ha fotografto il presidente della Camera mentre si preparava ieri a immergersi in una zona vietata all’interno della riserva marina. Il portavoce: "Leggerezza, pagherà la multa"

Giannutri, è polemica sul bagno proibito di Fini

Roma - Legambiente ha scattato le foto del presidente della Camera, Gianfranco Fini, mentre si preparava ieri ad immergersi in una zona vietata di Giannutri, all’interno della riserva marina dell’Arcipelago toscano. Di qui la denuncia dell’associazione degli ambientalisti con una lettera inviata oggi al presidente del Parco.

Le accuse di Legambiente Nello specifico, Legambiente chiede spiegazioni sulla presenza di Fini "nel pomeriggio del 26 agosto, nella Zona 1 a protezione integrale davanti alla costa dei Grottoni a Giannutri". L’associazione aveva notato "una imbarcazione dei Vigili del Fuoco, in navigazione e stazionamento, che prestava a quanto pare anche assistenza a subacquei dotati di autorespiratori, in un’area interdetta a qualsiasi attività che non sia di carattere scientifico o per dirette esigenze dell’Ente Parco. Inoltre la stessa area, a terra e a mare è una Zona di protezione speciale in base alla Direttiva Ue uccelli".

L'immersione incriminata "Tra le persone che hanno partecipato alle immersioni - prosegue la lettera di Legambiente alla quale vengono allegate un gruppo di foto nelle quali si riconosce il presidente della Camera in compagnia di altre persone - sembra ci fosse anche un noto politico italiano che occupa una delle più alte cariche istituzionali della Repubblica Italiana". Quindi gli ambientalisti chiedono di sapere "se l’imbarcazione ed i subacquei presenti nella zona 1 dell’area marina avessero il necessario nulla-osta del Parco e per quali attività di tipo scientifico e in base a quale progetto di ricerca approvato in precedenza dall’Ente Parco; chi fossero i partecipanti alle immersioni e di quali eventuali titoli scientifici disponessero; quali eventuali iniziative siano state prese dal Parco per sanzionare l’imbarcazione e i sub nel caso non fossero autorizzati al transito, allo stazionamento ed all’immersione in zona 1 a Giannutri".

Il presidente del parco: "Nessuna autorizzazione" "Non ne ero a conoscenza, nessuno mi ha chiesto il permesso, né tantomeno avrei potuto concederlo, perché in quel tratto di mare nessuno può fare il bagno, per non parlare delle immersioni subacquee". Cade dalle nuvole Mario Tozzi, presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano: "Quel tratto è a protezione integrale, davanti alla costa dei Grottoni. Nessuno può andarci se non dietro richiesta e solo per motivi scientifici. Se qualche autorità me lo chiede, lo accompagno volentieri in giro per il parco, ma non certo in mezzo alla zona 1... È una riserva integrale - ribadisce Tozzi - non ci si può neanche fare il bagno, figuriamoci immergersi con le bombole". Inoltre, fa notare il presidente del Parco, "dalle foto di Legambiente si nota che Fini e gli altri passano da uno yacht alla barca dei Vigili del Fuoco, e tutto nella zona vietata. Ora che dovrei fare? Ci sono gli estremi per comminare una pesante multa, l’infrazione è grave".

Le scuse di Fini "Non abbiamo alcuna difficoltà a commentare una colpevole leggerezza, non conoscendo esattamente i confini dell’area protetta, pensando che l’immersione si svolgesse nell’area 2 dove sarebbe stata autorizzata.

Conveniamo con il presidente dell’Ente parco sul fatto che è inevitabile una sanzione amministrativa e sul dovere di pagarla". Così, Fabrizio Alfano, portavoce del presidente della Camera, interviene dopo la denuncia di Legambiente sull’immersione di Fini in un’area proibita dell’isola dell’arcipelago toscano.

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