La Ginestra affronta i Peter Pan irriducibili

Due interrogativi complessi e comuni: «come eravamo» e «come vorremmo essere». È partendo da questo dilemma che prende forma Bambini, lo spettacolo in scena al teatro de’ Servi da oggi. Si tratta di una commedia divertente, ironica e allo stesso tempo poetica e sentimentale realizzata dalla collaudata coppia Adriano Bennicelli - Michele La Ginestra.
«Con Adriano - chiarisce l’attore romano - c’è una vera e propria comunione nello scrivere, forse perché siamo amici fin da bambini e siamo cresciuti giocando al gioco del teatro che per me si è col tempo trasformato in un lavoro e per il quale oggi ho messo da parte televisione e cinema».
Ma in questa commedia Michele La Ginestra invece di stare sotto la luce dei riflettori preferisce il dietro le quinte della regia. Le assi del palcoscenico, invece, sono riservate a Francesca Baragli, Manuela Befani, Claudia Campagnola, Vania Lai, Andrea Martella, Ermenegildo Marciante, Marzia Turcato, Massimo De Giorgio, Lorenza Guerrieri e Alessandro Marrapodi che ripropongono un tragicomico ritrovo di «ex bambini pentiti».
La trama si snoda partendo dal compleanno di Annibale: la mamma e la sorella decidono di organizzargli una festa a sorpresa. Arrivano gli amici e contro la volontà del festeggiato la festa diventa il pretesto per divertirsi tra uno sfottò e un «ti ricordi?»; ma all’improvviso qualcuno tocca il tasto delicatissimo dei sentimenti personali. Lentamente tutti i protagonisti escono allo scoperto, mostrando le proprie insicurezze, senza paure fino a quando uno di loro comincia a prendere troppo sul serio questa festa che assomiglia sempre più a una seduta di psicoanalisi e si arriva così a un finale esplosivo.


«Questa commedia - spiega Michele La Ginestra - nasce pensando alla voglia di ritornare bambini che c’è in ognuno di noi e con Adriano abbiamo pensato di puntare sul classico gioco della verità che alla fine spinge gli invitati a riflettere se effettivamente l’infanzia sia proprio quell’età spensierata di cui abbiamo letto a scuola».
Repliche fino al 10 maggio.

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