Gioielli, arte e pietre preziose Inizia l’«incanto» di primavera

Esposizioni e aste nella nuova sede Porro & C: esposti oggetti di Tiffany, Faraone, Van Cleef & Arpels e Caroli

Luciana Baldrighi

Nell’ambito delle manifestazioni primaverili che si terranno presso la nuova sede di via Olona 2, dependance di Piazza Sant’Ambrogio, la Casa d’Aste Porro & C. presenta la prima asta di gioielli e pietre preziose esposti fino al 15 maggio con battuta d’asta alle ore 16.
Innovativa e particolare, sono suddivisi per settori e tematiche. Anche nel catalogo si distinguono per lavorazione o per la peculiarità delle realizzazioni: si inizia con gioielli di maestri orafi come quelli creati da Van Cleef & Arpels negli anni Quaranta, Tiffany, Faraone per arrivare a preziosi moderni. Interessante un anello in zaffiro taglio smeraldo di circa 11 carati stimato 36 mila euro e un rubino di oltre 4 carati montato in un anello in platino degli anni Sessanta stimato di base 20 mila euro. Non mancano bracciali e pendenti con diamanti e zaffiri di prezzi ancora superiori. Tra i design italiani degli anni Sessanta e Settanta Alfieri, St John, Cusi, Faraone, Giò Caroli, Illaro, Manfredi.
Un’altra importante asta con relativa esposizione riguarda maioliche del Rinascimento e una raccolta di porcellane napoletane sempre esposte in via Olona 2 tutti i giorni da oggi fino a martedì 16 maggio, con battuta d’asta alle ore 15,30.
Arredi, oggetti d’arte e dipinti provenienti da una dimora Casertana insieme a una splendida raccolta di maioliche italiane del Rinascimento, nonchè una selezionata raccolta di porcellane napoletane potranno essere ammirate da collezionisti e appassionati d’arte. Gli arredi di raffinato gusto neoclassico e Impero, evocano lo spirito della corte borbonica a Napoli dalla seconda metà del XVIII secolo fino al ritorno dei borbone agli inizi del XIX. Si possono acquistare pezzi fatti realizzare da Re Carlo Alberto e disegni di Pelagio Pelag, ma anche manufatti di Henry Thomas Peters e splendidi esemplari della manifattura della Real Fabbrica Ferdinandea del Settecento.
Nella raccolta di porcellane napoletane troviamo maioliche del Rinascimento italiano, produzioni di Faenza, Urbino, Montelupo e Venezia, nonchè piatti, plateau, vasi, brocche, tazze e solitarie della Real Fabbrica Ferdinandea e di Capodimonte.

Di grande interesse un «vassoio ovale» dove Ferdinando abbatte la Repubblica Partenopea, Porcellana tenera della Real Casa Ferdinandea quotato 50 mila Euro risalente ai primi anni dell’Ottocento.
Sempre a Milano proseguiranno il 25 maggio le aste di Dipinti del XIX secolo di Arte moderna e contemporanea e il 5 giugno alle ore 17,30 dipinti e disegni antichi.

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