Giordano bacchetta i moralisti liguri

Giordano bacchetta i moralisti liguri

Alzi la mano chi non ha mai incontrato nella sua vita qualche «moralista», con l'abitudine di «predicare bene e razzolare male», o meglio ancora, «ruzzolare» giù dalla scalinata della coerenza. Nessuno. Però se vi resta ancora qualche dubbio, non preoccupatevi, c'è chi vi aiuterà a smascherare questi «acrobati della morale». Ed è proprio lui, Mario Giordano, il giovane direttore del telegiornale di Italia Uno e di alcune trasmissioni di successo come «Live» e «Lucignolo», è lui il fustigatore di questi predicatori che hanno la presunzione di insegnarci a vivere, e lo fa attraverso le trecento pagine del suo ultimo libro dal titolo «Senti chi parla» edito Mondadori. Nomi, cognomi, professioni, insomma Giordano non risparmia proprio nessuno in questa sorta di voluminoso «manuale antitruffa», e con intelligente ironia si diverte a «punzecchiare» un po' tutti, cantanti, politici, finanzieri, letterati, ambientalisti e perché no, anche i colleghi giornalisti. Qualche esempio? Celentano sentenzia: «Basta con quelli che pensano solo ai soldi», e poi firma un contratto da un milione e 400 mila euro per quattro puntate di Rockpolitik. Zucchero proclama: «Per un cantante è salutare non andare in tv» e dopo poche ore eccolo comparire su Tg1, Tg5, Sky e persino ospite a Miss Italia. Ma non finisce qui, l'elenco è lungo, ed ecco spuntare anche loro, i politici. «Vincenzo Visco, per esempio, non perde occasione per ricordare quanto sia importante che tutti i cittadini rispettino le regole. Infatti, lui è stato condannato dalla Corte di Cassazione per abuso edilizio. Fausto Bertinotti, che ha fatto carriera a suon di operaismo, pauperismo e tute blu, appena arrivato alla presidenza della Camera dimentica la lezione. E si organizza un bel viaggetto con l'aereo di Stato, destinazione Quiberon, Francia, costa bretone. Che fa molto chic». E tra le pagine di «Senti chi parla», sotto la voce «Regioni» c'è anche lei, la Liguria, con i conti perennemente in rosso. «I cittadini - scrive Giordano - si preparano a stangate, addizionali, e ticket sulla sanità. Ma poi cosa succede? Che la medesima Liguria spende 2,7 milioni di euro per rinnovare l'aula del Consiglio. Bisogna stare comodi mentre si decidono i tagli che i cittadini dovranno subire. Il Presidente, poi, deve stare comodissimo: infatti la sua poltrona, da sola, costa 1000 euro». Colpito e affondato, così come il poeta Edoardo Sanguineti. «Invita alla lotta di classe per difendere i deboli: poi suo figlio finisce coinvolto nella parentopoli dell'università di Bari. Ha avuto una cattedra soffiando il posto al figlio di un elettricista». Esempi su esempi che sicuramente faranno meditare a lungo i lettori che preoccupati si chiederanno: «allora che facciamo?». «È un po' come quando si va in autostrada - scrive Giordano -, prima di partire bisogna sapere se c'è nebbia o neve o ghiaccio, ma poi, se andare o no, a che velocità marciare e se fermarsi all'autogrill lo decide ogni guidatore, in modo libero e autonomo. Ecco: io, al massimo, mi sento il “CCISS Viaggiare informati”. Consiglio di non mettersi in auto senza le catene a bordo». L'appuntamento con Mario Giordano e il suo «Senti chi parla» è stasera alle 18, ad Alassio, nell'Auditorium della Biblioteca Civica «Renzo Deaglio».

Oltre all'autore sarà presente il Sindaco Marco Melgrati e il caporedattore de «il Giornale» di Genova Massimiliano Lussana. Domani alle 10, il direttore di Studio Aperto sarà anche a Genova per presentare il suo libro presso la Sala di Rappresentanza Bpi del Banco di Chiavari e della Riviera Ligure in via Garibaldi 2.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica