Giornalisti, a Spoleto una giornata per ricordare la lezione di Tobagi

Ricordare la lezione «sempre attuale» di Walter Tobagi, il giornalista assassinato in un attentato terroristico 30 anni fa è l'obiettivo degli incontri di mercoledì prossimo a Spoleto, sua città natale, per iniziativa del Comune e dell'associazione Walter Tobagi di Perugia

Ricordare la lezione «sempre attuale» di Walter Tobagi, il giornalista assassinato in un attentato terroristico 30 anni fa è l'obiettivo degli incontri che si svolgeranno mercoledì prossimo a Spoleto, sua città natale, per iniziativa del Comune e dell'associazione Walter Tobagi di Perugia, in collaborazione con il Corriere della sera, il quotidiano per il quale scriveva. Le iniziative sono state presentate oggi nel corso di una conferenza stampa a Perugia.
Mercoledì presso la sala Ermini di Palazzo Ancaiani, al mattino, è previsto un appuntamento per gli studenti di quarto e quinto superiore iscritti al corso propedeutico di giornalismo intitolato a Tobagi. Interverranno il giornalista Franco Abruzzo e Antonio Ferrari, inviato speciale ed editorialista del Corriere della sera che è stato collega di Tobagi, moderati da Antonella Manni, curatrice del corso di giornalismo. Alle 17.30, sempre presso la sala Ermini, si svolgerà l'incontro dal tema «Perchè Tobagi: l'Italia e l'informazione», con Abruzzo, Ferrari, Piero Corsini, responsabile editoriale della trasmissione Rai «La storia siamo noi», e Giuseppe Mascambruno, direttore responsabile de La Nazione, moderato da Anna Mossuto e Giuseppe Castellini, direttori del Corriere dell'Umbria e de Il Giornale dell'Umbria. A entrambi gli incontri, durante i quali sarà proiettato il video sul caso Tobagi de «La storia siamo noi», saranno presenti anche Carlo Giacchè, Fabio Chinea e Aldo Potenza, soci fondatori dell'associazione culturale Walter Tobagi. «L'intento - ha detto l'assessore all'istruzione del Comune di Spoleto Battistina Vargiu - è di attualizzare una figura di giornalista critico, integerrimo, sempre alla ricerca della verità. La cosa più importante è il coinvolgimento dei giovani, cui da cinque anni mettiamo a disposizione un corso che non mira a formare giornalisti, ma i lettori critici e attenti di domani». Il presidente dell'associazione Walter Tobagi Carlo Giacchè ha sottolineato come il vero intento non sia la commemorazione di un personaggio a trent'anni dalla morte, ma di «riproporre un problema fondamentale di ogni democrazia, quello dell'informazione». Chinea si è soffermato sull'attività dell'associazione nata sette mesi fa su iniziativa di Aldo Potenza. «Il nostro interesse prioritario - ha detto - è occuparci di temi inerenti l'informazione, spaziando sulla realtà politica, sociale e culturale di questa regione e non solo, per cui ci siamo dati una precisa strategia di comunicazione». L'associazione ha in particolare puntato su Internet, affidandosi a un sito, al momento in fase di allestimento, e a Facebook, dove già conta oltre 500 iscritti. Tre le rubriche aperte nel social network.

In collaborazione con Feltrinelli, una presenta recensioni mensili di libri, l'altra, ispirata all'anniversario dei 150 anni dell'Unità d'Italia, proporrà focus, a partire dal 3 giugno, su «I padri fondatori della nostra Repubblica tra storia e attualità». La terza rubrica è invece dedicata, in collaborazione con Amnesty international e Medici senza frontiere, alla pubblicazione di articoli sulle guerre «dimenticate».

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