Meloni esulta per il decreto taglia-tasse: "Il più importante degli ultimi decenni"

Il presidente del Consiglio rivendica il taglio del cuneo fiscale: "È una scelta di cui io vado profondamente fiera. Non riesco a capire chi riesce a polemizzare"

Meloni esulta per il decreto taglia-tasse: "Il più importante degli ultimi decenni"

Il governo guidato da Giorgia Meloni ha deciso di celebrare l'1 maggio con un provvedimento dedicato proprio ai lavoratori, prevedendo un taglio del cuneo fiscale (che comporterà aumenti in busta paga) e una serie di incentivi per le nuove assunzioni. Il presidente del Consiglio ha rivendicato l'operato dell'esecutivo: "Nel giorno della Festa dei lavoratori il governo sceglie di lavorare per dare risposte a quei lavoratori e a coloro che legittimamente aspirano a migliorare la propria condizione. Sono molto fiera che il governo abbia scelto di festeggiare il primo maggio con i fatti e non con le parole".

Il taglio delle tasse

In mattinata dal Consiglio dei ministri è arrivato il via libera al decreto Lavoro che contiene diverse novità avendo alla base un obiettivo ben preciso: incrementare l'occupazione nel nostro Paese. Un ulteriore sostegno che si affianca a una crescita economica superiore alle altre Nazioni europee. Meloni ha posto l'attenzione sul "tesoretto da 4 miliardi" di euro, affermando che il governo ha deciso di destinare l'intero ammontare a quello che ha definito essere il "più importante taglio sulle tasse degli ultimi decenni".

Il cuneo contributivo viene tagliato di 4 punti, sommandosi a quello già effettuato nella precedente legge di Bilancio: in tal modo si arriva a un taglio di 6 punti percentuali per chi ha redditi fino a 35mila euro e di 7 punti percentuali per i redditi più bassi, ovvero fino a 25mila euro. "È una scelta di cui io vado profondamente fiera", ha dichiarato.

Meloni non ha fatto mancare una nota polemica all'indirizzo della solita sinistra che anche oggi è riuscita a polemizzare contro il governo, a partire da Maurizio Landini che ha reputato "non troppo rispettoso" riunire il Cdm proprio l'1 maggio. Da qui la stoccata ai detrattori rossi: "Ci saranno aumenti fino a 100 euro e io non riesco a capire chi riesce a polemizzare perfino su questa scelta".

Stop al reddito di cittadinanza

Tra le novità più importanti rientra lo stop al reddito di cittadinanza, che verrà sostituito dall'Assegno di inclusione per contrastare la povertà e favorire percorsi di politica attiva del lavoro. Di fatto c'è una vera e propria distinzione tra chi può lavorare e chi non è nelle condizioni di farlo: "Confermiamo e anzi miglioriamo il sostegno per chi non può lavorare, ovvero le famiglie in difficoltà".

Si va così incontro alle esigenze delle famiglie che hanno al loro interno un minore, un anziano o un

disabile. Invece chi può lavorare "viene inserito in un percorso di formazione al lavoro" con un rimborso spese per il periodo in cui si forma e con "incentivi importanti" per chi lo dovesse assumere.

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