A sinistra ogni occasione è ghiotta per montare una polemica. Il lancio del nuovo spot di Esselunga ne è l'ennesima conferma. Il corto pubblicitario della nota catena di supermercati è stato trasmesso lunedì sera sulle principali reti televisive e sui social network non si parla d'altro. Una spesa vista attraverso gli occhi e il vissuto di una bimba, figlia di genitori separati, ha infiammato il dibattito in rete: c'è chi ci vede un attacco al divorzio e chi semplicemente una storia emozionante, un bellissimo esempio di vita vera. Anche il premier Giorgia Meloni è intervenuto nel dibattito è il suo giudizio è perentorio.
Su Instagram, il presidente del Consiglio ha condiviso un frame della pubblicità di Esselunga e ha elogiato la storia narrata: "Leggo che questo spot avrebbe generato diverse polemiche e contestazioni. Io lo trovo molto bello e toccante". Il post pubblicato da Meloni ha raccolto migliaia di like e commenti nel giro di pochi minuti e la sua considerazione ha ottenuto ampi consensi. Del resto cosa c'è di male nel raccontare uno spaccato di vita, con una bimba che cerca di fare riavvicinare i genitori separati?
Le polemiche non si placano e anche il premier Meloni è stato coinvolto da qualche solone. Secondo alcune strampalate teorie, Esselunga avrebbe confezionato questo spot pubblicitario per compiacere il governo in carica. Addebiti prontamente respinti dalla catena di supermercati, che ha tenuto a precisare che la storia non riguarda la famiglia e che l'obiettivo è fissato sulle emozioni che si provano quando si fa la spesa. "Con il film 'La Pesca' si è voluto porre l'accento sull'importanza della spesa, che non viene vista solo come un acquisto, ma descritta come qualcosa che ha un valore più ampio". Esselunga ha inoltre evidenziato che"dietro la scelta di ogni prodotto c'è una storia" e il soggetto del film non fa che rappresentare "una delle tante storie di persone che entrano in un supermercato".
Insomma, i soliti attacchi strumentali per tentare di denigrare il governo Meloni. Le varie filippiche - alcune inquietanti, basti pensare agli attacchi di alcuni esponenti della comunità arcobaleno rivolti alla bambina protagonista dello spot - hanno ottenuto come unico risultato una carrellata di repliche ironiche. I talebani di sinistra hanno minacciato di non fare più la spesa nei punti della catena, ma c'è anche chi si è spinto un po' più in là. Tra i vari commenti da mani nei capelli: "Lo spot Esselunga è il festival dei pregiudizi sulle coppie separate. Il clichè della bambina infelice, di facile presa emotiva, è incentrato sul presupposto-tutto dio patria e famiglia-che il divorzio sia la soluzione peggiore per i figli. La morale tradizionalista pure al supermercato anche no, abbassassero un po' i prezzi se proprio vogliono aiutare le famiglie".
Di fronte a tali affermazioni, caustico il professor Riccardo Puglisi su X:"È urgente uno spot della Coop con una famiglia non bianca non etero con figli felici della separazione". Con buona pace dei soliti guru, Esselunga ha raggiunto il suo obiettivo: fare parlare di sé, nel bene o nel male.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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