Si continua a combattere in Cisgiordania, dove le Idf hanno lanciato una vasta operazione antiterrorismo, denominata "Muro di ferro", approfittando della tregua nella Striscia di Gaza. Martedì 4 febbraio, un checkpoint dei militari israeliani è stato preso d'assalto da un uomo, che ha aperto il fuoco sui soldati. Il bilancio è di due morti e otto feriti, di cui due in gravi condizioni. L'attacco è avvenuto vicino al villaggio di Tayasir, nel Nord della regione e a Est di Jenin. Secondo quanto riportato dal Times of Israel, una delle vittime è il sergente Ofer Yung, 39 anni, comandante di squadra dell'8211esimo battaglione di riserva della brigata regionale Ephraim, originario di Tel Aviv. Le Idf hanno spiegato che renderanno noto in seguito il nome del secondo soldato ucciso, anch'egli un riservista.
L'assalitore, stando a quanto riferito, è stato eliminato mentre tentava la fuga e sarebbe riuscito ad avvicinarsi furtivamente al posto di blocco durante la notte, a piedi, per poi aprire il fuoco attorno alle sei del mattino. Pare fosse armato di un fucile d'assalto M-16 e che avesse con sé due caricatori e un giubboto tattico. Secondo le prime informazioni emerse dall'indagine delle Idf, l'uomo avrebbe preso di sorpresa due soldati usciti per aprire il checkpoint al traffico, scambiando colpi con loro a distanza ravvicinata. In questo primo ingaggio è stato ucciso un militare, mentre l'altro è stato ferito.
Il secondo membro delle Idf è stato ucciso nel conflitto a fuoco tra l'assaltatore e il resto della guarnigione, durante il quale il palestinese sarebbe riuscito a entrare nella struttura. L'arrivo di una seconda squadra israeliana lo avrebbe costretto alla ritirata, durante la quale sarebbe morto a seguito dell'esplosione di una granata.
Poco dopo l'attacco, i media palestinesi hanno riferito di un attacco con drone dello Stato ebraico nella città di Tamun, poco distante da Tayasir. Per il momento, non vi sono notizie di feriti. Non è tardato il commento di Hamas riguardo a quanto accaduto. Il portavoce dell'organizzazione terroristica Abdul Latif Al-Qanou ha affermato che l'attacco è stato "una risposta alla escalation dell'aggressione israeliana in Cisgiordania" e ha affermato che "il nostro popolo ha diritto a difendersi".
"Il mancato riconoscimento delle responsabilità dell'occupazione e il silenzio internazionale incoraggiano l'occupazione a commettere una guerra di sterminio in Cisgiordania, simile a quella condotta nella Striscia di Gaza", ha aggiunto l'esponente del gruppo islamista.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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