"Cercano un sostituto per Sinwar": l'ultima mossa di Hamas per fermare l'avanzata su Rafah

Secondo il ministro della Difesa Yoav Gallant, è rimasto ben poco dei quadri dirigenti del gruppo terroristico, i cui membri all'estero starebbero cercando qualcuno per sostituire il capo scomparso a fine gennaio

 Yahya Sinwar
Yahya Sinwar
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Mentre le Idf preparano l’offensiva su Rafah e proseguono i combattimenti a Khan Younis, la leadership di Hamas sarebbe completamente a pezzi. Secondo il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant, i membri dell’organizzazione terroristica che si trovano all’estero starebbero cercando un sostituto per Yahya Sinwar, capo del gruppo nell’exclave di cui non si hanno più notizie. In serata, il gruppo ha risposto alle affermazioni tramite Muhammad Nazal, un membro dell'ufficio politico. "Yahya Sinwar svolge ancora il suo ruolo di leader di Hamas", ha detto ad Al Jazeera.

Hamas non si fida dei suoi comandanti, è una cosa molto, molto evidente”, ha dichiarato al Times of Israel il rappresentante del governo di emergenza. “La stazione di Hamas-Gaza non risponde, non c'è nessuno con cui parlare come leadership sul terreno. Questo significa che vi sarà una gara per decidere chi gestirà Gaza”. Per quanto riguarda la situazione a Khan Younis, il ministro ha affermato che la brigata di Hamas stanziata nella città “è stata sconfitta e non opera più in alcun modo come un’entità militare”. Gallant ha anche aggiunto che centinaia di terroristi presenti negli ospedali Al Nasser e Al Amal si sono arresi, un’indicazione della perdita dello “spirito combattivo” dell’organizzazione. “Le persone che avevano RPG, armi e fucili hanno raggiunto il momento della verità e non hanno combattuto”, ha spiegato il titolare della Difesa di Tel Aviv. “Questo indica qualcosa sulla loro comprensione dei rapporti di forza, che hanno capito che il loro destino sarebbe stato quello di arrendersi o morire. Non c'è una terza opzione”.

Gallant ha anche sottolineato che ad Hamas rimangono solo forze marginali nella zona centrale della Striscia e la brigata di Rafah, prossimo bersaglio delle Idf. “Non c'è nessuno che verrà in loro aiuto, né gli iraniani, né gli aiuti internazionali”, ha affermato. In totale, i terroristi avrebbero a disposizione ancora sei battaglioni operativi. La potente offensiva di terra delle forze di Tel Aviv sembra dunque aver dato i suoi frutti, dopo mesi di intensi combattimenti. In particolare, pare che lo smantellamento della leadership tramite raid mirati abbia effettivamente azzoppato Hamas, privandola della capacità di organizzare una resistenza efficace.

Per quanto riguarda Yahya Sinwar, in un video trovato dall’esercito israeliano a Khan Younis e girato dalle telecamere di sorveglianza nei tunnel dei terroristi lo si è visto in fuga assieme alla famiglia e al fratello Ibrahim. Secondo le Idf, il filmato risale al 10 ottobre.

Pare che l’organizzazione palestinese abbia perso i contatti con lui a fine gennaio. L’ipotesi dell’intelligence di Tel Aviv è che si trovi proprio a Rafah, ultima zona rimasta completamente sotto il controllo di Hamas.

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