Il palco dell'orrore di Hamas: esposte le bare dei bambini israeliani

Si tratta dei corpi di Shiri Bibas, dei suoi due figli Ariel e Kfir e di Oded Lifshitz. Ma i terroristi avrebbero tenuto le chiavi per aprire i lucchetti sulle casse

Il palco dell'orrore di Hamas: esposte le bare dei bambini israeliani
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Quattro bare nere e quattro foto, una accanto all'altra, esposte come un trofeo. Il giorno più difficile per Israele, dopo il 7 ottobre. Come previsto dagli accordi e dagli ultimi annunci, le bare contenenti apparentemente i corpi dei quattro ostaggi israeliani uccisi sono state consegnate da Hamas alla Croce Rossa su un palco allestito dal gruppo terroristico a Khan Younis, di fronte a una grande folla di palestinesi.

Sulle bare è stata applicata un'etichetta con la foto di ogni ostaggio e un messaggio propagandistico. Sul palco, un grande manifesto accusa Israele di aver ucciso i quattro. Hamas ha esposto anche anche munizioni presumibilmente utilizzate da Israele. I veicoli della Croce Rossa sono arrivati ​​sul posto per raccogliere i corpi e portarli alle truppe dell'IDF a Gaza. Hamas ha dichiarato che si tratta deu i corpi di Shiri Bibas e dei suoi due figli Ariel e Kfir e di Oded Lifshitz. Prima della macabra messa in scena, armi e munizioni sono state sistemate sui tavoli, mentre agenti mascherati le hanno mostrate a curiosi e bambini radunati attorno. Secondo l'emittente pubblica Kan, le bare che contengono gli ostaggi sono chiuse a chiave e Hamas non ha consegnato le chiavi per aprirle. L'Idf sta controllando se con i corpi siano stati restituiti effetti personali appartenenti agli ostaggi. Prima dell'apertura dei feretri, con altri mezzi, le forze israeliane hanno controllato che non ci fossero trappole esplosive.

Lo spettacolo inscenato da Hamas per mostrare alla folla le salme dei quattro ostaggi morti restituite oggi a Israele, si è tenuto accanto a un cimitero a Bani Suheila, dove - secondo al Jazeera - erano stati sepolti i corpi. Un anno fa, riferisce l'Idf, è stato scoperto un tunnel sotterraneo proprio sotto i cimitero, con l'ufficio del comandante di battaglione di Khan Yunis da dove ha diretto i combattimenti del 7 ottobre. Alla fine di gennaio scorso, afferma l'Idf, è stato individuato un passaggio sotterraneo con esplosivi e porte blindate. All'interno del tunnel sono state trovate sale operative, postazioni di comando e dormitori per alti funzionari di Hamas. Il tunnel faceva parte di un complesso sotterraneo lungo circa un chilometro. Dopo averlo trovato, l'esercito l'aveva distrutto.

Nel corso della giornata, si è aggiunto un macabro dettaglio: in un video diffuso dalla Jihad islamica palestinese viene mostrato un terrorista che sembra dissotterrare i resti dell'ostaggio Lifshitz. Nel filmato si vede anche la bara in cui la Jihad ha deposto il cadavere di Lifshitz, diversa da quella della cerimonia organizzata oggi da Hamas. Il feretro è tappezzato di messaggi che incolpano Israele della morte dell'uomo, ed è sormontata da una mappa dei presunti confini della Palestina con la scritta: "Non cederemo un centimetro". Durante l'offensiva di terra contro Hamas, l'Idf ha disseppellito diverse tombe a Gaza, nel tentativo di localizzare e recuperare i corpi degli ostaggi morti

Sarà la Croce Rossa che porterà i corpi alle truppe dell'Idf a Gaza. Dopo aver ricevuto i corpi, l'esercito eseguirà una breve cerimonia militare guidata dal Rabbino Capo Brig. Gen. Eyal Karim, prima di portare gli ostaggi uccisi all'istituto forense Abu Kabir per l'identificazione. Il processo di identificazione potrebbe richiedere fino a 48 ore. Karim leggerà il Salmo 83 mentre i corpi dei quattro ostaggi saranno avvolti nelle bandiere israeliane. Le truppe saluteranno e le bare saranno caricate su veicoli militari per essere portate in Israele per l'identificazione. Le riprese della cerimonia potrebbero essere pubblicate in seguito, se le famiglie degli ostaggi lo consentiranno.

Nella giornata di ieri, il primo ministro Benjamin Netanyahu aveva preso in considerazione l'idea di partecipare ai lavori sul lato israeliano del confine di Gaza, mentre questa mattina vengono restituiti i corpi dei quattro ostaggi uccisi; ieri sera erano erano perfino state predisposte misure di sicurezza per consentirlo, riferisce Channel 12. Tuttavia, a notte fonda, è stato deciso che non avrebbe partecipato.

Riprese dei media arabi mostrano un agente di Hamas rilasciato da Israele nell'ambito dell'accordo di cessate il fuoco in corso a Gaza, nel luogo in cui il gruppo terroristico ha consegnato i corpi dei quattro ostaggi uccisi. Mohammed Abu Warda stava scontando 48 ergastoli per aver architettato molteplici attacchi terroristici, tra cui l'attentato su un autobus a Gerusalemme nel 1996, in cui persero la vita 45 persone. Era uno dei circa 2.000 prigionieri di sicurezza palestinesi che saranno liberati nel corso dell'attuale prima fase dell'accordo di tregua, tra cui centinaia di persone che stanno scontando l'ergastolo, in cambio del rilascio di 25 ostaggi viventi e di otto cadaveri. Secondo quanto riportato dai media ebraici, Abu Warda avrebbe dovuto essere deportato in Egitto in base ai termini del cessate il fuoco.

"Questo è un momento di angoscia e dolore. Il cuore di un intero popolo è in frantumi. A nome dello Stato di Israele, chino la testa e chiedo perdono. Mi dispiace di non aver adempiuto al nostro dovere.

Mi dispiace di non avervi protetti in quel giorno maledetto. Mi dispiace di non avervi riportato a casa sani e salvi. Che la loro memoria sia benedetta", con queste parole ha dichiarato il presidente israeliano Isaac Herzog.

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