Pioggia di fuoco sull'Ucraina: missili su Kharkiv, droni su Odessa

L'attacco è avvenuto attorno alle 6:46 del mattino. Secondo il sindaco della città, le forze russe avrebbero usato missili ipersonici Iskander. I feriti sarebbero 28, tra cui un bambino di 11 mesi

Pioggia di fuoco sull'Ucraina: missili su Kharkiv, droni su Odessa
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Le sirene sono tornate a suonare nella città di Kharkiv e in tutto l’oblast, in Ucraina. Attorno alle 6:46 del 6 ottobre, una pioggia di missili si è abbattuta sulla città. Un edificio residenziale di tre piani nel distretto centrale di Slobidsky è stato distrutto, mentre altri due condomini sono stati danneggiati. I soccorritori giunti sul posto hanno iniziato a scavare tra le macerie, rinvenendo i corpi di un bambino di dieci anni e di sua nonna. I feriti sarebbero 28, tra cui un bimbo di 11 mesi, ma il bilancio è ancora provvisorio. Le forze di difesa ucraine hanno riferito di aver abbattuto anche 25 dei 33 droni lanciati dalla Russia durante la notte. In particolare, i velivoli hanno preso di mira le infrastrutture portuali di Odessa, danneggiando un impianto di stoccaggio del grano sul Danubio, vicino al confine rumeno.

Il sindaco Ihor Terekhov e il capo dell’amministrazione militare regione Oleh Syniehubov hanno confermano che tutto il centro urbano è stato colpito da missili ipersonici Iskander e hanno invitato la popolazione a rimanere nei rifugi. Secondo le prime informazioni, tutti gli attacchi erano diretti contro infrastrutture civili, compresi complessi abitativi.

L’oblast di Kharkiv, dunque, continua ad essere uno dei bersagli prioritari delle forze di Mosca, che hanno stanziato un forte contingente nella regione e bombardano costantemente città e insediamenti. È del 5 ottobre la notizia di un missile abbattutosi sul villaggio di Groza mentre si stava svolgendo una veglia funebre in un bar. L’attacco ha provocato 52 vittime, tra cui una bambina di sei anni, e sette feriti. Il presidente Volodymy Zelensky ha condannato su Telegram l’attacco all’insediamento, definendolo “un crimine russo chiaramente brutale. Il terrore russo deve essere fermato, chiunque aiuti la Russia a eludere le sanzioni è un criminale. Chiunque sostenga ancora la Russia sta sostenendo il male”. Condanna unanime anche da parte della comunità internazionale, con il segretario generale dell’Onu Antonio Guterres che ha intimato di “cessare immediatamente” gli attacchi contro i civili, vietati dal diritto internazionale umanitario.

Le costanti azioni russe nella regione potrebbero essere un preludio ad un tentativo di offensiva. Nel sud del Paese e lungo il fronte del Dontesk, infatti, gli ucraini proseguono nella controffensiva, erodendo lentamente le posizioni delle truppe del Cremlino. Si potrebbe ipotizzare, dunque, che Mosca pianifichi un attacco vicino Kharkiv, un modo da costringere Kiev a spostare nella zona parte dei contingenti impiegati a Zaporizhia e a Bakhmut.

Stando a quanto riferito dal comando regionale ucraino, tra Kupiansk e Lyman i russi hanno hanno ammassato 110mila uomini, più di mille carri armati, 2mila mezzi corazzati, 700 unità di sistemi d'artiglieria e mezzo migliaio di cannoni semoventi.

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