Normale che gli ucraini siano stufi della guerra

Della guerra ne abbiamo tutti abbastanza, tutti meno Zelensky. Occorre avere ancora un pochino di pazienza, io sono convintissimo che quest'anno sarà un anno di pace

Normale che gli ucraini siano stufi della guerra
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Gentile Direttore Feltri, sono inserita in una comunità di cittadini ucraini, in particolare donne, che incontro abitualmente essendo nata tra noi una bella amicizia. Alcuni giorni fa alcune di queste mie amiche mi raccontavano che il popolo ucraino in patria è stufo della guerra, che vorrebbe la pace, anche a costo di cedere pezzi di territorio alla Russia. Mi hanno anche detto che a Kiev sono state organizzate manifestazione per spingere il governo a trattare con Putin, eppure in Europa non è giunta notizia di queste iniziative, anche perché la polizia interviene prontamente per rimandare tutti a casa. Non credo che i miei amici ucraini, che amano il loro Paese, mi stiano raccontando fandonie. Però il messaggio che passa a noi che osserviamo le cose dall'esterno, stando a quanto fanno intuire e spiegano i media, è che il popolo ucraino voglia ancora resistere, guerreggiare, battersi e non che sia sfinito e abbia solo desiderio di finirla qui. Lei cosa ne pensa? Cosa dobbiamo credere?

Licia Amodeo

Cara Licia,
non vedo perché non dovresti e non dovremmo prendere per buoni i racconti e le testimonianze, quantunque indirette ma sempre filtrate attraverso congiunti e familiari che vivono in Ucraina, che provengono dai tuoi amici che si sono rifugiati in Italia, in attesa probabilmente che tale guerra abbia fine allo scopo di tornare nelle loro case e tra i loro cari. Io ritengo che sia verosimile che il popolo ucraino sia provato e arcistufo e che il malcontento sia diffuso e crescente, insoddisfazione anche nei confronti del presidente Zelensky, il quale pare poco propenso ai negoziati, sebbene, dalla vittoria di Trump, ben consapevole che gli Usa cambieranno presto approccio nei riguardi della guerra, egli si sia mostrato furbescamente più ricettivo e incline ad un eventuale dialogo con Putin. Dialogo che a breve sarà inevitabile, grazie all'intervento proprio di Trump, il quale, durante la campagna elettorale, ha promesso che lavorerà perché il conflitto in questione abbia termine. Del resto, quale popolo potrebbe ritenersi contento di essere in balia da anni ormai di uno scontro militare, quindi di vivere nel terrore, nella disperazione, in una condizione di lutto e di pericolo permanenti? Io credo proprio che, se siamo stufi noi cittadini dell'Unione Europea della guerra, ancora di più lo siano gli ucraini. E non mi meraviglia nemmeno che le manifestazioni in favore della pace vengano nascoste e silenziate affinché l'opinione pubblica mondiale seguiti a ritenere che gli ucraini vogliano mantenere questa posizione, quella del presidente Zelensky, che ci racconta che vincere contro la Russia, potenza nucleare, sia possibile per l'Ucraina e che ogni volta ci fa credere che la sconfitta di Putin sia vicina. Falso. Tale narrazione è funzionale alla richiesta e all'ottenimento di risorse finanziarie e militari da parte degli Stati occidentali, i quali, tuttavia, a breve dovranno fare i conti con l'indisponibilità e la stanchezza dei loro popoli, che sono sovrani, anche se ce ne dimentichiamo spesso.

Insomma, della guerra ne abbiamo tutti abbastanza, tutti meno Zelensky. Occorre avere ancora un pochino di pazienza, io sono convintissimo che quest'anno sarà un anno di pace. Certo, poi sarà necessario ricostruire quanto è stato distrutto. Pure lo spirito.

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