Mosca conferma la telefonata Trump-Putin. Kiev apre all'allentamento delle sanzioni | La diretta

La diplomazia Usa continua a lavorare per porre fine al conflitto. Nuovi attacchi russi e ucraini nella notte: droni di Kiev sulle infrastrutture nell'Astrakhan

Mosca conferma la telefonata Trump-Putin. Kiev apre all'allentamento delle sanzioni | La diretta

L'amministrazione Trump è al lavoro per arrivare ad un accordo con il Cremlino. Non si fermano gli attacchi russi contro l'Ucraina e Kiev risponde con assalti di droni contro le infrastrutture strategiche nemiche.

14:33 - Zelensky invitato al G7 di giugno

Il Canada ha invitato Volodymyr Zelensky a partecipare al vertice del G7 di giugno. Lo annuncia il governo di Ottawa.

14:20 - Londra: "Oltre trenta Paesi saranno coinvolti nella coalizione dei volenterosi"

Un "numero significativo" di Paesi è disposto a fornire truppe di peacekeeping in Ucraina in caso di un accordo di pace con la Russia, e si prevede che "più di 30 Paesi saranno coinvolti nella cosiddetta 'coalizione dei volenterosì". È quanto ha detto un portavoce del premier britannico Keir Starmer, citato da Sky News. Si tratta di un aumento rispetto ai 27 leader che hanno partecipato al vertice in videconferenza guidato da Starmer ed Emmanuel Macron sabato. "Le capacità di contributo varieranno, ma si tratterà di una forza significativa, con un numero significativo di Paesi che forniranno truppe", ha detto il portavoce ai giornalisti.

La portavoce di Downing Street, nel corso di un incontro coi giornalisti, ha affermato anche che un "numero significativo" di Paesi è pronto a fornire propri contingenti militari per il mantenimento della pace in Ucraina nel caso di un accordo di cessazione delle ostilità con la Russia. "Le capacità di contributo varieranno", ha aggiunto, in base alle disponibilità dei singoli Stati, per formare una "forza significativa". La portavoce ha infine ribadito che per il successo del piano è necessaria la garanzia di sicurezza da parte degli Stati Uniti.

14:18 - Zelensky firma l'ordine per inviare unità militari all'estero

Il presidente dell'Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha firmato la legge n. 4255-IX, che prevede la possibilità di dispiegare unità delle Forze armate ucraine in altri Stati. Lo riferisce una nota della Verkhovna Rada (il Parlamento monocamerale di Kiev). Secondo il testo normativo, durante la legge marziale le unità ucraine potranno essere inviate all'estero per garantire la sicurezza nazionale, respingere e scoraggiare aggressioni armate, proteggere la sovranità e l'integrità territoriale del Paese ed esercitare il diritto all'autodifesa ai sensi dell'articolo 51 della Carta dell'Onu. La legge è stata modificata su proposta del presidente per chiarire la procedura di decisione sul dispiegamento, regolamentare la permanenza delle truppe all'esterno dall'Ucraina e garantire il rispetto del diritto internazionale.

13:30 - Zelensky: "Rafforzamento dell'esercito è priorità immutabile"

"Il rafforzamento dell'esercito è una priorità immutabile e su questo tema non si può tornare indietro. Le forze di difesa e di sicurezza dell'Ucraina, il complesso industriale della difesa e l'interazione a più livelli con i partner costituiscono il fondamento della nostra indipendenza": lo scrive su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky dopo un incontro avuto oggi con il suo ministro della Difesa, Rustem Umerov, e il nuovo Capo di Stato Maggiore, il Generale Andriy Gnatov.

Durante l'incontro con Umerov e Gnatov, ha riferito Zelensky, "abbiamo discusso della situazione al fronte e in collaborazione con i partner in merito alle garanzie di sicurezza per l'Ucraina. Attività chiave identificate". Umerov "dovrebbe formare immediatamente una squadra che interagisca con i partner su tutti i dettagli del sistema di sicurezza necessario per l'Ucraina e implementi le decisioni prese a livello politico-militare - prosegue il capo dello Stato -. Questa settimana il team formato prenderà parte ai lavori a Londra, in un incontro pertinente con i rappresentanti militari". Gnatov, conclude Zelensky, "ha il compito di accelerare la costituzione del sistema dei corpi d'armata nelle nostre Forze di Difesa e di effettuare una verifica delle attuali esigenze delle brigate di combattimento. È necessario il massimo sostegno alle brigate per garantire la stabilità delle nostre posizioni sia al fronte che nell'attività diplomatica".

11:33 - Il Cremlino conferma colloquio Putin-Trump di domani

Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha confermato che sono in corso i preparativi per il colloquio telefonico tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che si terrà domani. "Sì, è proprio così. Una conversazione del genere è in preparazione per martedì", ha detto Peskov ai giornalisti. Si tratterà del secondo colloquio ufficiale tra i due da quando Trump è tornato alla Casa Bianca.

11:25 - Tajani: "Occidente non si divida, possiamo organizzare riunione del Quintetto in Italia"

L'unità transatlantica "non va rotta" e occorrerà, prima o poi, organizzare una riunione che metta insieme dirigenti di entrambe le sponde dell'Atlantico, per esempio una riunione del Quint, che potrebbe anche tenersi "in Italia". Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Bruxelles a margine del Consiglio Ue. Ora, afferma, "aspettiamo la telefonata" tra Donald Trump e Vladimir Putin, "vediamo come evolverà la situazione, poi vedremo il da farsi. L'importante è che l'Europa sia unita e, soprattutto, che non si rompa l'unità transatlantica tra Europa e Stati Uniti. Gli Stati Uniti non sono un nemico: sono il nostro principale storico alleato, quindi bisogna sempre lavorare con molta calma, con molta prudenza, difendendo i nostri interessi, tutelando l'unità dell'Europa per poi confrontarsi con gli Stati Uniti". Da qui, continua, "la richiesta italiana di organizzare un incontro Europa-Stati Uniti per sciogliere tutti i nodi che possono trovarsi nel percorso. Io credo che si possa, per esempio, organizzare un riunione del Quintetto, magari anche in Italia, in futuro, cioè Italia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, per fare una valutazione della situazione. Adesso vediamo come si risolvono le due emergenze, Ucraina e Medio Oriente, e poi si può cominciare a valutare di poter organizzare, magari, un evento che possa mettere insieme Paesi europei e Stati Uniti. Ripeto, il nostro obiettivo è quello sempre di tenere unito l'Occidente. Perché, se l'Occidente si divide - conclude - si indebolisce e si rafforzano le autocrazie".

11:23 - Tajani: "Proposta da 40 miliardi di aiuti va studiata, aspettare i risultati del dialogo Usa-Russia"

La proposta dell'alta rappresentante per politica estera e sicurezza Kaja Kallas "va studiata, abbiamo bisogno di tempo, prima di ogni decisione dobbiamo conoscere i risultati del dialogo fra Trump e Putin, intanto stiamo spendendo altri fondi per gli impegni Nato, cioè raggiungere il 2% di spesa militare in rapporto al pil, poi c'è il piano per la sicurezza". Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani alla stampa. Kallas ha proposto un finanziamento fino a 40 mld il cui costo sarebbe distribuito fra i paesi membri proporzionato alla quota nazionale nel pil Ue. Per l'Italia si tratterebbe di circa 5 miliardi. Diversi governi sono scettici se non contrari, anche quello francese lo è. Dall'idea originaria di Kallas di rendere il finanziamento obbligatorio per tutti i 27 si passerebbe al semplice invito a partecipare. La questione dovrebbe essere definita nel Consiglio europeo di giovedì e venerdì a Bruxelles, non oggi dalla riunione dei ministri degli esteri.

11:06 - Mosca: "Per accordo di pace Ucraina fuori dalla Nato e neutrale"

Il vice ministro degli Esteri russo Aleksandr Grushko ha dichiarato che Mosca intende chiedere "garanzie di sicurezza ferree" in un possibile futuro accordo di pace sull'Ucraina, e ha incluso tra queste richieste "uno status neutrale" per Kiev e "la sua non ammissione alla Nato": lo riporta la Tass citando un'intervista di Grushko al quotidiano Izvestia.

11:03 - Lituania: 007 russi dietro a incendio di un negozio Ikea nel 2024

I servizi segreti militari russi sarebbero dietro l'attacco incendiario ad un negozio Ikea a Vilnius nel maggio del 2024: lo ha affermato il procuratore della Lituania paese baltico, come riporta Sky News.

10:39 - Kiev apre all'allentamento delle sanzioni a Mosca per la pace

Le sanzioni imposte dall'Occidente alla Russia alla fine potrebbero essere eliminate se ciò contribuisse a garantire sicurezza e giustizia all'Ucraina: lo ha detto in un'intervista a Politico il commissario per le sanzioni dell'Ufficio del presidente ucraino, Vladyslav Vlasiuk. Secondo il funzionario, la ripresa dei rapporti d'affari con la Russia è semplicemente "una questione di tempo", ma deve avvenire alle giuste condizioni. Le restrizioni economiche, gli embarghi e i divieti sull'import di energia russa, ha affermato, "hanno i loro obiettivi, che potrebbero spingere la Russia a fermare la sua aggressione e a farle raggiungere un accordo per una pace duratura", piuttosto che essere semplicemente una "punizione di qualsiasi tipo". Al momento, ha aggiunto Vlasiuk, è "prematuro parlare di quali sanzioni esatte dovrebbero essere incluse in qualsiasi accordo. Vogliamo solo assicurarci che in questo momento la Russia faccia prima dei passi significativi in ;;quella direzione, in seguito emergerà una discussione sulla revoca delle sanzioni".

10:03 - Ungheria contro piano Kallas: inaccettabile minare colloqui di pace

"Un pacchetto di aiuti finanziari di almeno 20 miliardi di euro per l'Ucraina è in fase di preparazione al Consiglio affari esteri di oggi. Non ci faremo trascinare in questo, né lasceremo che i soldi dei contribuenti ungheresi vengano utilizzati per finanziare le forniture di armi all'Ucraina". Lo scrive su X il ministro degli Esteri ungherese, Péter Szijjártó. "Grazie a Donald Trump, la speranza di pace non è stata così vicina negli ultimi tre anni. Ogni tentativo di minare i colloqui di pace è quindi inaccettabile", aggiunge.

9:59 - Mosca: per Ucraina potremmo discutere di osservatori disarmati

La Russia potrebbe discutere lo schieramento di "osservatori disarmati" per monitorare un futuro accordo di pace in Ucraina, mentre rimane contraria alla presenza di peacekeeper di Paesi appartenenti alla Nato, che diventerebbero "parti nel conflitto" con "tutte le conseguenze" del caso. Lo ha affermato il vice ministro degli Esteri Alexander Grushko in un'intervista al quotidiano Izvestia. Secondo Grushko, le discussioni attuali su una forza di peacekeeping sono "un tentativo di mettere il carro davanti ai buoi". "La questione di un qualche tipo di sostegno internazionale ad un accordo - ha detto ancora il vice ministro russo - può essere affrontata quando l'accordo sarà stato elaborato. E se le parti concordano che il 'pacchetto per la pacè richiede un sostegno internazionale, allora c'è un argomento di cui discutere. Questo potrebbe includere osservatori disarmati, una missione civile che potrebbe monitorare l'applicazione dei singoli aspetti di questo accordo, o i meccanismi di garanzia. Ma per adesso, è solo aria fritta".

9:52 - Kiev: nella notte abbattuti 90 droni russi su 174

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina la notte scorsa con 174 droni di vario tipo, 90 dei quali sono stati abbattuti dalle difese aeree del Paese: lo ha reso noto su Telegram l'Aeronautica militare di Kiev, aggiungendo che 70 droni-esca sono caduti in zone aperte. I velivoli senza pilota distrutti sono stati intercettati nelle regioni di Kharkiv, Poltava, Sumy, Chernihiv, Cherkasy, Kiev, Kirovohrad, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Odessa.

9:05 - Finlandia: "Concessioni devono arrivare dalla Russia"

"Le azioni" della Russia "nel corso degli ultimi vent'anni parlano sicuramente un linguaggio che è lontano dalla pace. Quindi le concessioni che stiamo esaminando dovrebbero essere e venire dalla parte della Russia e da nessun altro, perché altrimenti si scenderà a compromessi con il diritto internazionale e la carta delle Nazioni Unite, il che avrebbe implicazioni globali". Lo dice Elina Valtonen, ministra degli Esteri della Finlandia, arrivando al Consiglio affari esteri a Bruxelles. "Viviamo in un momento molto decisivo. Il fatto che la Russia che si faccia avanti e accetti davvero i termini del cessate il fuoco è qualcosa che tutti stanno aspettando. Perché ovviamente, se l'aggressore non depone le armi, allora non ci sarà pace e non ci sarà una pace duratura. Quindi l'obiettivo prima di tutto dovrebbe essere quello di mettere fine all'invasione della Russia e dopo si possono tenere colloqui su una pace credibile e duratura. Allo stesso tempo ora che la palla è nel campo della Russia da quasi una settimana, possiamo vedere che i fatti parlano più delle parole", aggiunge.

8:58 - Kiev: 3 morti in attacchi russi nelle ultime 24 ore

Gli attacchi russi in tutta l'Ucraina hanno ucciso almeno tre persone nelle ultime 24 ore, hanno riferito le autorità regionali ucraine. Un uomo è morto a Myrnohrad, città dell'Ucraina orientale, in seguito a un bombardamento. Un altro civile è morto nella regione di Kherson e altri tre sono rimasti feriti. L'amministrazione militare regionale nella regione di confine di Sumy ha riferito di un'altra morte di un civile e di due feriti, riporta Sky News. L'aviazione di Kiev ha riferito di aver abbattuto 90 dei 174 droni lanciati dalla Russia durante la notte.

8:37 - Mosca: abbattuti nelle ultime ore 72 droni ucraini

Il ministero della Difesa russo ha affermato che tra la sera e la mattina sono stati abbattuti 72 droni ucraini che sorvolavano il territorio della Federazione Russa. Ne dà notizia l'agenzia russa Tass. Metà dei droni sarebbero stati neutralizzati nella regione di Kursk. Del totale, 22 droni ucraini sono stati abbattuti dai sistemi di difesa aerea russi nella notte, ha specificato il ministero della Difesa.

8:31 - Nyt: "Gli Usa si ritireranno dal gruppo che indaga sulle responsabilità dell'invasione"

Il dipartimento di Giustizia degli Usa sta informando i funzionari europei che gli Stati Uniti si stanno ritirando da un gruppo multinazionale creato per indagare sui leader responsabili dell'invasione dell'Ucraina, tra cui il presidente russo Vladimir Putin. Ne dà notizia il New York Times che cita fonti informate. La decisione di ritirarsi dall'International Center for the Prosecution of the Crime of Aggression against Ukraine, a cui l'amministrazione Biden si è unita nel 2023, è l'ultima indicazione dell'allontanamento dell'amministrazione Trump dall'impegno del presidente Biden di ritenere Putin personalmente responsabile dei crimini commessi contro gli ucraini, spiega il quotidiano statunitense. Il gruppo è stato creato per ritenere la leadership della Russia, insieme ai suoi alleati in Bielorussia, Corea del Nord e Iran, responsabili di una categoria di crimini, definiti come aggressione ai sensi del diritto internazionale e dei trattati che viola la sovranità di un altro paese e non è iniziata per legittima difesa.

8:11 - Kallas: "Condizioni di Putin dimostrano che non vuole la pace"

Le condizioni che" ha presentato la Russia di Vladimir Putin "dimostrano che in realtà non vogliono la pace perché stanno presentando come condizioni tutti i loro obiettivi finali che vogliono raggiungere" nel conflitto in Ucraina. Lo dice l'Alta rappresentante Ue della Politica estera, Kaja Kallas, arrivando al Consiglio affari esteri rispondendo a una domanda sulle condizioni avanzate da Mosca per la tregua in Ucraina.

7:13 - Trump: "Parlerò con Putin domani, forse avremo qualcosa da annunciare"

Il Presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato nella notte che parlerà con il Presidente russo Vladimir Putin domani. "Stiamo andando abbastanza bene, credo, con la Russia. Vedremo se avremo qualcosa da annunciare, forse entro martedì. Martedì parlerò con il Presidente Putin", ha detto ai giornalisti a bordo dell'Air Force One durante il volo di ritorno alla Casa Bianca dopo il suo weekend a Mar-a-Lago. "Nel fine settimana è stato fatto molto lavoro, vogliamo vedere se riusciamo a porre fine a questa guerra", ha detto. "Forse ci riusciremo, forse no, ma credo che abbiamo ottime possibilità".

"Penso che molto di questo sia già stato discusso, da entrambe le parti", ha aggiunto Trump, precisando che i negoziati

includeranno colloqui su territori e centrali elettrici e sottolineando che molti territori "sono molto diversi da come erano prima della guerra". I colloqui in corso hanno già incluso discussioni sulla "divisione di alcuni beni".

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