
Gli Stati Uniti stanno valutando l’ipotesi di istituire una zona neutrale attorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhia come parte delle iniziative per favorire una soluzione diplomatica al conflitto in Ucraina. A riportarlo è il Wall Street Journal, citando fonti vicine agli ambienti occidentali.
La proposta
Secondo quanto riferito dal quotidiano, una delle proposte attualmente sul tavolo prevederebbe la demilitarizzazione dell’area circostante il reattore nucleare, con la possibilità che la supervisione della zona venga affidata direttamente a Washington.
La centrale — situata sulla sponda sinistra del fiume Dnepr, nei pressi della città di Energodar — è il più grande impianto nucleare d’Europa per numero di reattori e capacità installata: sei unità da un gigawatt ciascuna. Se attuata, la proposta potrebbe rappresentare un passo significativo verso la riduzione del rischio nucleare nella regione, contribuendo al contempo ad aprire nuovi spiragli per il dialogo tra le parti in conflitto. La notizia è stata rilanciata sul suo sito online dalla Tass, che sottolinea come non sia ancora noto in quale forma gli Stati Uniti potrebbero esercitare il controllo su questi territori e sull'impianto.
Washington in attesa di una proposta
La proposta fa parte di un documento che delinea ciò che gli Stati Uniti definiscono "le linee guida di una pace duratura e duratura", nonché i possibili passi per raggiungerla. I funzionari dell'amministrazione Trump hanno presentato il piano ai funzionari ucraini ed europei durante i colloqui a Parigi del 17 aprile. Il documento suggerirebbe anche che gli Stati Uniti potrebbero essere disposti a riconoscere il controllo russo sulla Crimea, escludendo anche l'adesione dell'Ucraina alla NATO. Non è chiaro esattamente quale territorio attorno alla centrale nucleare verrebbe dichiarato neutrale o in che modo gli Stati Uniti lo supervisionerebbero. Secondo il Journal, Washington è in attesa di una risposta da Kiev, che dovrebbe arrivare durante un incontro tra funzionari statunitensi, ucraini ed europei a Londra nei prossimi giorni. Se Stati Uniti, Europa e Ucraina raggiungeranno un consenso, le proposte potrebbero essere presentate alla Russia.
Le dichiarazioni di Trump e Putin
A questo si aggiunge la notizia secondo cui il presidente russo Vladimir Putin ha detto di essere disposto a prendere in considerazione una proposta di Kiev per un accordo volto a prevenire attacchi su obiettivi civili. "Tutto questo va chiarito, è un oggetto per un esame molto dettagliato, forse anche in forma bilaterale", ha affermato il capo del Cremlino, citato da Interfax, rispondendo a una domanda dei giornalisti. "Allora noi analizzeremo tutto ciò e prenderemo una decisione corrispondente per il futuro", ha aggiunto Putin. Nuove anche da Washington: ci sarebbero buone chance di un accordo fra la Russia e l'Ucraina questa settimana, ha affermato Donald Trump, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg.
Domenica, un alto funzionario del Dipartimento di Stato americano aveva definito le idee presentate agli ucraini come opzioni che Kiev dovrebbe valutare, piuttosto che uno scenario "prendere o lasciare". Il funzionario ha affermato che l'"elenco di possibili opzioni" era stato fornito "per discussione e feedback".
Durante una conversazione con il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy a marzo, Trump aveva sollevato la questione dell'acquisto di centrali elettriche ucraine, compresi gli impianti nucleari, definendolo la "migliore protezione per tale infrastruttura".
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