Il caso di Filippo Turetta e dell'omicidio di Giulia Cecchettin ha portato alla luce un altro particolare inquietante della vicenda che riguarda la moderna tecnologia alla quale, tecnicamente, siamo più o meno tutti esposti: esistono delle app-spia per controllare, a insaputa dei malcapitati, tutto quanto accade all'interno degli smartphone e altri dispositivi.
Cos'è un'app spia
A meno che non si faccia prevenzione controllando i figli minorenni (parental control), nella stragrande maggioranza dei casi le app spia vengono utilizzate per scopi poco nobili ai fini di sapere tutto della persona che si vuole controllare violando al 100% la sua privacy: queste applicazioni possono essere installate non soltanto sui telefoni cellulari ma anche su altri dispositivi senza che l'utente ne sia a conoscenza. Il loro "lavoro" è completo a 360 gradi dal momento che sono in grado di tracciare praticamente tutto, dalle telefonate ai messaggi, dalle attività al Gps. In pratica, i dati strettamente personali sono messi a rischio: foto, documenti, le stesse app (legali) che vengono utilizzate nello smarpthone senza dimenticare i social network.
Come funziona un'app spia
Tra le caratteristiche tecniche, i malitenzionati installano software spia per sfruttare le falle interne al sistema e controllare tutte le attività che si verificano sui dispositivi. "Dopo aver installato il software spia, mediante l’accesso ad un portale dedicato, il cyber criminale è in grado di monitorare i contenuti memorizzati sul dispositivo compromesso praticamente in tempo reale", spiegano gli esperti di Cybersecurity. Esistono almeno un paio di modi per installarle: o con il dispositivo fisico tra le mani oppure a distanza ingannando l'utente, da remoto, all'installazione del sofwtare con azioni fraudolente condotte tramite sms o mail, ad esempio.
Le tipologie
Se ne trovano alcune, in Rete, di applicazioni create per spiare cosa accade negli altri dispositivi: tra queste app c'è mSpy in grado di monitorare telefonate, sms, social newtork, attività online e anche i tasti che si premono pagando 59,90 euro mensili e compatibile sia con i sistemi iOS che Android. Esiste anche FlexiSpy che ha più o meno le stesse funzioni della prima ma può contare anche sulle intercettazioni ambientali applicando da remoto il microfono: come ricordano gli esperti di Doctorspy, anche questa è compatibilie con iOS e Android e costa 49,95 euro al mese. Hoverwatch possiede anche la possibilità di controllare la fotocamera da remoto e costa da 29,95 euro al mese. Infine ecco uMobix e eyeZy, quest'ultima in grado di sapere dove si trova in tempo reale lo smartphone con il tracciamento del Gps oltre a poter bloccare, da remoto, il dispositivo e cancellare i suoi dati.
A cosa servono
Come detto, le motivazioni più "nobili" riguardano legittimi scopi legati al controllo dei figli minorenni o per motivi legati al lavoro sui dispositivi aziendali (ma quelli si chiamano tool di monitoraggio). Viceversa, possono essere utilizzate dai cyber criminali per il furto di dati sensibili che possono portare anche a eventuali ricatti per evitare la diffusione del materiale ma anche dalla persona della porta accanto, insospettabile, per scoprire come si comporta in gran segreto il partner, ad esempio.
Quando diventa pericoloso
Sebbene sia "pericoloso" per una qualsiasi relazione violare la privacy del proprio partner, il pericolo maggiore è quando queste app forniscono dati sensibili agli hacker che possono sfruttare le falle dei dispositivi anche per risalire a username e password non soltanto dei social media ma, ancor più grave, dei dati bancari di accesso al conto corrente.
Come evitare di essere spiati (come scoprire app spia)
Per sapere se siamo spiati a nostra insaputa sono molteplici le modalità: dall'antivirus affidabile in grado di scoprire eventuali software malevoli che si trovano installati sui nostri smartphone o altri dispositivi ma anche aggiornamenti costanti e continui dei sistemi operativi possono mettere in luce eventuali problematiche.
Quando ci si trova in pubblico è bene stare attenti alle connessioni Wi-Fi non sicure perché possono essere un facile punto d'accesso per i cyber criminali. Stesso discorso con le password che vanno aggiornate periodicamente ma soprattutto in grado di contenere numeri, lettere e caratteri speciali.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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