«Ho rifatto il negozio Pal Zileri all'insegna di eclettismo e design»

Lo stilista racconta la boutique, tra pezzi cult e novità

Dallo specchio di Gio Ponti alle sedute di Stark. Dalle applique di Tom Dixon all'Utrecht di Cassina. La boutique milanese di Pal Zileri, in via Manzoni, si rinnova (a seguire quella di Londra) e lo fa guardando al design contemporaneo, che incontra anche elementi decorativi di epoche antiche, ad esempio settecentesche. «Ho voluto regalare allo store un'impronta eclettica, la stessa che ho ereditato dalla mia regione, la Calabria, dove si possono ammirare templi greci, castelli normanni e mosaici bizantini - racconta il direttore creativo Rocco Iannone -. Ed ecco il negozio, un susseguirsi di stanze preziose, caratterizzate da una piramide estetica: al verde laguna dell'ingresso, il colore rappresentativo della nostra maison, succede il blu pavone della zona lifestyle, che si rarefà nei toni testa di moro e bianco gesso delle aree su misura. Il rosa Jaipur caratterizza la scala-scultura, distinta da una colonna centrale sulla quale abbiamo riproposto la superficie dei gessetti che i sarti utilizzano x disegnare i pezzi di cartamodello sul tessuto».

Il percorso è poi ritmato da pareti rivestite da pregiati tessuti Rubelli, che ritroviamo nella limited edition che Iannone ha pensato per l'inaugurazione: 100 zaini creati proprio con gli stessi cinque tessuti che compongono la superficie del negozio. «Il modello si chiama Tadzio, come il protagonista di Morte a Venezia, luogo centrale della narrativa Pal Zileri.

Un personaggio particolare e ambiguo, che ha un modo di vivere vicino a quello dei giovani di oggi. Ma volevo anche omaggiare Luchino Visconti, che ha sempre raccontato l'alto e il basso in una vena estremamente poetica».

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