I 2 milioni «spariti» di Giovanni Tanzi

La Gdf sospetta: sottratti dal fratello del patron

da Milano

Due milioni di euro depositati su un conto corrente vincolato presso la sede newyorkese di Citibank, bloccati nel 2004 dalla Procura di Parma e poi trasferiti su un altro conto in un istituto francese per finire non si sa dove. C’è Giovanni Tanzi, il fratello dell’ex patron di Collecchio Calisto, al centro di un nuovo capitolo seppur marginale dell’inchiesta milanese sul crac Parmalat: il sospetto è che stesse cercando di far sparire denaro accantonato prima del default e sottratto al fallimento.
Per questo ieri la Guardia di finanza ha perquisito la sede milanese di Cititrust, una fiduciaria che fa parte di Citigroup e a cui Giovanni Tanzi aveva dato in gestione i suoi conti. L’operazione è stata disposta dal pm di Milano Carlo Nocerino, uno dei tre magistrati titolari delle indagini, dopo la segnalazione di venerdì dell’ufficio cambi francese.
I due milioni «trasmigrati» da oltreoceano su un conto del Crédit Agricole sono stati bloccati, ma gli inquirenti vogliono chiarire se il trasferimento dei soldi sia dovuto a una negligenza oppure se si sia trattato di una manovra architettata da Giovanni Tanzi, magari aiutato da qualche complice, per occultare il denaro.

Inoltre i pm puntano ad accertare se altri personaggi legati al crac Parmalat possano aver fatto sparire altro denaro. «Si tratta di una vecchia vicenda di conti di Giovanni Tanzi già sequestrati nel 2004» - ha sottolineato Nerio Diodà, legale di Cititrust.

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