fra i demoni della Magliana

Un tragico incidente automobilistico, accaduto in una via periferica di Roma, offre l’occasione per alzare il sipario su una serie impressionante di crimini commessi molti anni prima

Nono appuntamento con i personaggi della letteratura calati nell’attualità. Nelle precedenti puntate della nostra serie estiva abbiamo incontrato: il commissario Maigret trasferitosi da Parigi a Perugia per indagare sull’omicidio della studentessa Meredith Kercher; Sandokan, «la tigre della Malesia» che, dopo aver lasciato i mari d’Oriente, naviga nel golfo di Napoli e sbarca nel capoluogo partenopeo a caccia di un camorrista che si è appropriato del suo nome; il capitano Achab che passa dalla ricerca della Balena bianca a quella del petrolio; Don Abbondio invischiato suo malgrado nella strage di Erba; Lady Chatterley che continua a sbagliare nella scelta degli amanti; Alice che dopo essersi persa nel Paese delle meraviglie esplora l’incredibile universo di Internet; Gulliver impegnato a tracciare una mappa dei simboli e dei sogni degli umani; Marcel Proust che in veste di Narratore della Recherche ha per una volta abbandonato il mare di Balbec, paese immaginario disegnato sul reale modello di Cabourg in Normandia, decidendo di trascorrere le sue vacanze nelle italianissime Cinque Terre, per la precisione a Riomaggiore. Oggi, dopo aver rivisitato le creazioni di Simenon, Salgari, Melville, Manzoni, Lawrence, Lewis Carroll, Swift e Proust, ci rivolgiamo a Dostoevskij e ai suoi Demoni. Al centro dell’«adattamento» di Luca Doninelli è Nikolaj Vsevolodovic Stavrogin, che trova, a Roma, un...

demone più demoniaco di lui, Enrico De Pedis, detto Renatino, boss della banda della Magliana. Il prossimo e ultimo appuntamento con i personaggi di «A volte ritornano...» è per la prossima settimana, quando si occuperà del Cyrano di Bergerac.

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