Guerra al terrore, coi forconi e i trattori. Nell'Italia che si nasconde nella lotta contro l'Isis, il primo video di contro-propaganda nei confronti del proselitismo dello Stato Islamico viene dal Movimento dei Forconi. Noti alla cronaca per le lunghe proteste di qualche anno fa. E che ora tornano alla ribalta con un breve filmato in cui incitano gli italiani a diffidare dai politici corrotti che mettono a repentaglio la sicurezza del Belpaese e a imbracciare armi (e strumenti da lavoro contundenti) contro la minaccia terroristica. (guarda il video)
"Siamo italiani, siamo il Movimento 9 dicembre-Forconi. - si sente nel video - Volevamo lanciare un messaggio ai terroristi dell'Isis: stateci bene ad ascoltare, non pensate di avere a che fare con i politici corrotti, collusi, traditori della nostra Repubblica e della nostra Patria. Che vi hanno ospitato, introdotto in Italia e che vi stanno nascondendo. No! Non metteremo a repentaglio la sicurezza delle nostre famiglie, quella dei nostri figli, della nostra Repubblica e della nostra Patria. Come cita l'articolo 52 della Costituzione, noi cittadini italiani abbiamo il dovere di difendere la nostra Patria. E questo è ciò che faremo. Dovrete vedervela con le nostre forze armate, con le nostre forze dell'ordine e con noi cittadini italiani. Avrete a che fare con noi forconi".
Ma la forza del messaggio ricade sull'ultima immagine, un gesto che riporta alla mente il fuoco che divampa inglobando i copri dei prigionieri dell'Isis arsi vivi nelle gabbie. Per la prima volta, in Italia, la bandiera nera dell'Isis è stata bruciata. Bruciata in un video sicuramente provocatorio, indubbiamente efficace. Mentre prende fuoco il drappo nero, copia (quasi) perfetta del vessillo di Al Baghdadi, tre forconi colpiscono il simbolo bianco racchiuso all'interno.
Si può criticare il movimento, se ne possono biasimare le proteste, i toni spesso troppo duri. Ma stavolta i Forconi hanno fatto centro. Dal loro punto di vista, perché il video sta facendo rapidamente il giro della rete.
Nelle parole usate, perché è difficile non condividere l'invito - anche se un conflitto armato in Italia sembra ancora lontano - a difendere la propria (la nostra) Patria. E infine, nell'immagine conclusiva: perché in fondo veder bruciare il drappo nero, il simbolo del terrorismo che si è fatto Stato e che minaccia la nostra libertà, non può che far piacere.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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