I gatti più celebri di Broadway adesso «miagolano» al Sistina

Dispettosi, golosi, raffinati, magici, romantici o sensuali. Sono così i Jellicle Cats che dopo più di seimila rappresentazioni a Londra e 18 anni di repliche a Broadway sbarcano nella capitale grazie alla Compagnia della Rancia guidata da Saverio Marconi. La tribù di questi 25 felini, nati dalla penna di Thomas Stearns Eliot (Old possum’s book of practical cats), nell’edizione nostrana viene catapultata in una discarica vicino a un vecchio luna park, un’ambientazione carica di suggestione che si deve alla scenografia curata da Gabriele Moreschi. E in questa location si svolge il consueto incontro annuale durante il quale il gruppo di gatti deve decidere il prescelto che avrà il privilegio di salire verso il «Dolce aldilà» per poi rinascere a nuova vita. La novità assoluta è che per la prima volta alla riunione sono stati invitati anche gli umani in modo che possano rendersi conto di quanto i gatti siano animali particolari e abbiano una visione unica del mondo.
«Chi mi conosce - spiega Saverio Marconi - sa quanto sono orgoglioso di mostrare questo lavoro che finalmente colma una lacuna visto che lo spettacolo era già stato tradotto in dieci lingue e oggi, con la versione di Michele Renzulli e Franco Travaglio, c’è anche in italiano».
Sulla scena da quasi trent’anni questo titolo in prima nazionale e soprattutto con un nuovo allestimento (in oltre 20 Paesi è stato rappresentato nell’edizione originale) andrà in scena al Sistina il prossimo 28 ottobre con repliche fino al 29 novembre. E le componenti ci sono tutte per non deludere le aspettative degli spettatori di ogni età: un’orchestra dal vivo con 16 elementi per interpretare le note di Andrew Lloyd Webber, la regia di Marconi in collaborazione con Daniel Ezralow che si occupa anche delle coreografie inedite. Un discorso a parte meritano i ragazzi del cast che, scelti tra gli 800 che si sono presentati ai provini, danno voce all’affascinante Ram Tam Taggher, a Ciccio Gourmet, il frequentatore dell’alta società; a Mangojerry e Zampalesta, due gatti ladri; a Gus, l’attore; a Jennytuttapois, la gattina dalla doppia vita: di giorno riposa tranquilla sul tappeto, di notte insegna musica e uncinetto ai topolini; al malvagio Macavuty (Giuseppe Verzicco); al vecchio leader Deuteronomio (cui presta la voce Alessandro Neri) e a Grisabella, un tempo la più bella e affascinante della tribù e oggi triste, evitata da tutti e zoppicante.

A interpretarla Giulia Ottolengo impegnata nella dura performance di Memory, il brano con il quale la bella gatta (poi prescelta per il «Dolce Aldilà») ricompare sulla scena mentre l’alba si avvicina rievocando i bei tempi andati e viene di nuovo accolta nel gruppo. È la canzone più famosa del musical, incisa da 150 artisti diversi e interpretata anche da Barbara Streisand e Céline Dion.

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