I «lettori accaniti» della biblioteca Berio se ne vanno al mare. Ne resta solo uno

(...) E invece hanno ceduto anche loro al fascino, e al caldo, di Ferragosto. Sono i «Lettori Accaniti», i membri dell'omonimo Gruppo nato alla Berio più di sei anni fa, che per la prima volta, in quest’estate, hanno disertato l'incontro quindicinale in Biblioteca.
Ad aspettarli come sempre, nella prestigiosa Sala Lignea di via del Seminario, c'era Emanuele Canepa, che lavora proprio tra quegli scaffali e che, insieme alla collega Alberta Dellepiane, è tra i fondatori del simposio permanente. Ma loro devono aver preferito una buona lettura in riva al mare, o ad alta quota, e non si sono presentati. «È molto strano - dice, scuotendo la testa, il responsabile - solo due settimane fa eravamo ancora tanti». E li giustifica: «Forse hanno pensato che saremmo stati comunque troppo pochi per riunirci». D'altronde non è da «accaniti» "tirare pacco": dal primo giorno in cui la passione cittadina per la lettura è esplosa nel corso di una manifestazione al Carlo Felice, il Gruppo, eterogeneo, misto e liberissimo, non ha mai smesso di recensire ad alta voce gialli, saggi, romanzi e testi umoristici, fondando una tradizione di cultura e dibattito che non ha quasi precedenti a livello locale nella sua anarchica regolarità. «La forza dell'iniziativa sta tutta qui - spiegano alla Berio, che appoggia ma non gestisce in modo istituzionale attività di questo tipo - le persone vanno e vengono, raccontano l'ultimo libro che hanno letto e spiegano perché non hanno gradito un dato racconto. L'unica regola è quella di mantenere la lettura al centro della discussione». Da Camilleri a Kafka, da Tolstoj a Tolkein, qualsiasi autore può trovare quindi spazio nei pensieri del Gruppo in un arricchimento collettivo che va in scena il secondo mercoledì e l'ultimo venerdì di ogni mese alle 17 e che prosegue anche nelle case private dove i singoli portano la propria esperienza di confronto. «Ricordo quella volta in cui ci siamo visti fuori orario nei nostri salotti per preparare alcune letture pubbliche» spiega Adriana, insegnante di Lettere, l'unica ad aver sfidato il Ferragosto onorando l'appuntamento bisettimanale. E comincia a snocciolare con entusiasmo frammenti di passioni di carta che alla Berio hanno trovato casa e linfa.
Ma qual è il profilo del vero lettore accanito? Il frequentatore abituale sfugge ogni definizione: ci sono i liceali che amano parlare di fantasy e le signore in pensione che si cibano di Simenon e ci sono anche personaggi geniali che vivono letteralmente per i libri. «Alcuni hanno una cultura vastissima accumulata leggendo senza sosta un volume ogni due giorni - dice Canepa - per essere considerato parte della famiglia, però, bastano anche solo un paio di libri al mese. E non importa se si predilige il prestito bibliotecario o l'acquisto in libreria».
Ma non è tutto. Da una costola del Gruppo sono nati altri simposi per appassionati e madrelingua di spagnolo, portoghese e inglese. E nuove iniziative sono in cantiere per l'autunno quando la Biblioteca riaprirà, dopo la bonifica dalle muffe, almeno una parte dei magazzini e tornerà a lavorare a pieno regime.

Oltre ai problemi di umidità che da un anno circa limitano l'offerta di servizi, infatti, dalla scorsa settimana per la prima volta, la Berio sta sperimentando un inventario a porte aperte che permetterà di evitare l'usuale chiusura di settembre e che provocherà solo alcuni piccoli disagi ai fruitori. Se il sistema funzionerà verrà adottato stabilmente. E così nessun lettore accanito resterà più, neanche per un giorno, senza i suoi amici libri.

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