C'è la crisi, ma loro sorridono. Sarà che a Billund, in Danimarca, dove tutto è iniziato poco più di 50 anni fa, hanno visto tempi peggiori. Sarà che cinque anni fa tutti li davano per spacciati, schiacciati da 188 milioni di euro di debiti. Eppure, gli omini Lego sorridono ancora. L'impero dei mattoncini, anche con la crisi, è più forte che mai: così forte che ognuno di noi, in tutto il mondo, possiede in media 62 piccoli mattoncini colorati e che, secondo Charlotte Simonsen, a capo della comunicazione di uno dei giochi più amati del mondo, 400 milioni di persone giocheranno con il Lego nel 2009.
Il segreto? Un modello vincente ma capace di innovarsi. Già, perché alla fine i mattoncini sono sempre quelli. Ma sono cambiati i temi: se una volta c'erano i castelli medioevali, i blocchetti da città, quelli da spazio, ora ci sono quelli di Guerre Stellari, di Harry Potter. Persino di Indiana Jones. «Sarà un anno duro nel mondo dei giocattoli - si legge nel comunicato che parla degli straordinari risultati del 2008 - Nonostante la situazione economica mondiale, però, ci aspettiamo che le vendite crescano e crediamo di essere ben preparati per affrontare questo 2009». D'altra parte, con i mattoncini Lego si può fare veramente di tutto. C'è chi ha addirittura costruito "The Brick Testament": Brendan Powell Smith, questo il nome del grande fan dei mattoncini danesi, li ha usati per illustrare 2mila scene tratte dalla Bibbia. Resistere bene alla crisi, è nel Dna delle Lego: anche durante la Grande depressione degli anni '30, infatti, Ole Kirk Christiansen - l'inventore dei mattoncini - produceva già giocattoli. «Per tirare su il morale ai bambini», era solito dire.
E chissà che ora non servano anche per tirare su gli adulti: in fondo ci sono almeno 250mila Afols (Adults fan of Lego, il club per i fan adulti) che si riuniscono in tutto il mondo per lunghi week end con nomi come BrickFest (Festa del mattoncino) e si dedicano alla realizzazione di gigantesche costruzioni. Come la barca Lego più grande del mondo, lunga quasi cinque metri e composta di 300mila pezzi. O per costruire più velocemente possibile una copia perfetta (o quasi) del Millennium Falcon di Star Wars: per assemblare i 5.195 pezzi che rappresentano l'astronave di Han Solo il record è stato di 1 ora e 42 minuti.
Insomma, con un miliardo e 200 milioni di euro di fatturato (+18 per cento rispetto al 2007) e 180 milioni di utili (pari quasi ai 188 milioni di debiti che l'azienda aveva nel 2003, il momento peggiore della sua storia), a Billund non si possono lamentare. Perché crisi o non crisi, coi mattoncini Lego qualcosa da costruire c'è sempre. E gli omini gialli (ma da qualche anno anche rosa e neri, con l'introduzione della serie Basketball) continueranno a sorridere.
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