Esattamente un secolo fa, dicembre 1907, era completata la Galleria Certosa, che collegava Di Negro con il quartiere di Certosa della delegazione di Rivarolo, al di là della collina degli Angeli. Si realizzava così un vecchio sogno per rendere più veloci i collegamenti tra la Val Polcevera ed il centro città, attraverso una galleria tranviaria che evitava l'attraversamento di San Pier d'Arena facendo risparmiare ai viaggiatori quasi mezz'ora nei tempi di percorrenza. Un primo progetto elaborato dall'Uite (Unione italiana tramway elettrici poi confluita nell'Amt) e risalente all'ultimo decennio dell'Ottocento prevedeva una funicolare in pianura, mediante trazione con fune teledinamica di una vettura, ma fu abbandonato in favore della tramvia elettrica il cui definitivo progetto fu approvato dal Comune nel 1899. I lavori iniziarono nel 1905 e vi furono impegnati circa 900 operai, su due cantieri, uno che partiva da Di Negro, l'altro da Certosa. Erano in buona parte gli stessi operai che avevano lavorato negli anni precedenti alla Galleria del Sempione, per la maggior parte umbri, molti dei quali rimasero poi a Genova integrandosi nella città.
L'incontro tra le due squadre dopo l'abbattimento dell'ultimo diaframma avvenne il 29 novembre 1906. La galleria, che aveva una lunghezza di 1761 metri, fu completata un mese dopo. L'inaugurazione ufficiale fu fatta il 23 maggio dell'anno successivo. Le cronache dell'epoca parlano di un viaggio inaugurale presenti le maggiori autorità con un pranzo offerto al termine della cerimonia, dalla Uite presso il Ristorante Nettuno di via XX Settembre. Questa galleria consentì per sessant'anni un percorso più breve per raggiungere la Val Polcevera con i famosi tram 9 e 10 che da Caricamento portavano a Bolzaneto e Rivarolo. Poi la soppressione delle rotaie, nel 1964, e la galleria che restò chiusa per oltre tre anni.
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