"I sindacati bloccano le nomine e poi protestano per i ritardi"

L’attacco del provveditore: "La partenza è regolare nonostante loro". E sul doppio incarico di 330 presidi dice: "Nessun aiuto per cambiare"

"I sindacati bloccano le nomine 
e poi protestano per i ritardi"

Si rischia di nominare tardi i docenti? "Chi ha bloccato le nomine non ci venga a dire che siamo in ritardo". I 330 dirigenti scolastici che "con grande senso di responsabilità hanno accettato le reggenze" sopportano un carico di lavoro doppio? "Chi ci accusa di non essere attenti ha di fatto impedito che si trovasse una soluzione alternativa". Un doppio attacco quello che il direttore scolastico regionale Giuseppe Colosio lancia contro i sindacati, approfittando della presentazione dell’anno scolastico. La scuola comincerà lunedì "a pieno regime - assicura -. Il 31 agosto tutte le province hanno finito le operazioni di nomina del personale. Milano le ultimerà entro sabato e il 13 sarà tutto pronto. Certo è che qualcuno cerca di aizzare le persone, sfruttando situazioni di difficoltà. Non possiamo accettare che qualcuno ostacoli le operazioni (di nomina dei docenti, ndr) e poi ci accusi di essere in ritardo". Il riferimento è al blocco delle nomine per le cattedre di sostegno per le scuole secondarie di Milano e provincia organizzate lunedì scorso dai coordinamenti dei docenti precari.
Allo stesso modo è grazie all’ostruzionismo dei sindacati che 330 dirigenti scolastici in Lombardia porteranno sulle spalle un carico doppio di lavoro, una doppia responsabilità civile, penale e amministrativa, per 700 euro in più la mese, senza i rimborsi sepse per i trasferimenti, "cifra ridicola2 anche per i sindacati. Tradotto: nonostante i sindacati Cgil, Cisl, Anp e Snals si dicano contrari al sistema delle reggenze, ovvero al doppio incarico dei presidi, lo hanno blindato, ostacolando il tentativo di trovare un’altra strada avanzata da via Ripamonti. Quel che è peggio è che i 330 posti vacanti saliranno a 450 l’anno prossimo, per via dei pensionamenti, per diventare 600 tra due anni su 1295 totali in Lombardia. Questo in attesa del concorso nazionale per la nomina di dirigenti di ruolo che dovrebbe esesre bandito entro fine anno. "Se tutto va bene i nuovi dirigenti scolastici saranno a dispsizione non prima del 2013. Per tamponare l’emergenza si è dovuto ricorrere alle reggenze - spiega Colosio - ma questo ci preoccupa, per noi significa perdere il contatto con il territorio con disagi per gli studenti, le famiglie e i docenti stessi". Una proeccupazione che Colosio ha fatto presente anche al ministero con una lettera inviata a fine maggio, ma che non sembrano condividere i confederali: "il fuoco di sbarramento sindacale e amministrativo ha bloccato il nostro tentativo di trovare soluzioni". Colosio aveva chiesto l’appoggio delle sigle per chiedere al ministero unaa modifica della norma (articolo 19 del Dlgs 165/2001,comma 6) per poter conferire incarichi dirigenziali a tempo determinato anche al personale scolastico, reclutandolo tra i docenti con un cv adeguato, così come si fa nella pubblica amministrazione. "Non è nelle facoltà del direttore nominare i presidi.

Perché piuttosto Colosio non fa pressioni per bandire il concorso al più presto? - si chiede Corrado Ezio Barachetti, segretario generale della lombardia Flc CGil -. Noi siamo disponibili a condividere i criteri per stilare una graduatoria dei docenti, che possano essere nominati dirigenti scolastici". Il tempo è scaduto.

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