Tra i vip è gara per prenotare la gita nello spazio

da Milano

Il primo passeggero vuole essere lui, Richard Branson, con figli e parenti, compreso il nonno di 91 anni: tutta la famiglia a bordo di SpaceShipTwo, la navicella che, secondo i progetti di Virgin Galactic, nel 2008 dovrebbe portare nello spazio i primi turisti a un prezzo «competitivo» di 200mila dollari.
Il sogno di Branson - viaggi nello spazio con un «normale» aereo di linea civile - è condiviso da migliaia di persone, che hanno chiesto informazioni o avviato la domanda per prenotare un biglietto. Per ora, i selezionati sono 190: tutti hanno versato una cauzione, dal prezzo pieno (pari a 156mila euro), a metà biglietto o un decimo, pur di assicurarsi una postazione da cui godere, per quindici minuti, di una visione spaziale. Il biglietto, d’altronde, è quasi economico rispetto ai 20 milioni di dollari chiesti dalla rivale Space Adventures, che si appoggia alla Soyuz russa. Gli interessati - spiegano dalla Virgin Galactic - arrivano da trenta Paesi (nessuno dall’Italia), da Stati Uniti e Gran Bretagna a Dubai e Portogallo, da Germania e Giappone a Sud Africa e Australia. Tom Higgins, a capo di un gruppo di telecomunicazioni, sarà il primo irlandese a volare nello spazio: si è prenotato dal febbraio del 2005. I viaggi spaziali attirano anche personaggi famosi, primo fra tutti l’architetto e designer francese Philippe Starck, che ha realizzato il logo dell’impresa. Un posto è già stato prenotato dall’attrice americana Victoria Principal (star di Dallas), dal pubblicitario ed esperto di comunicazione inglese Trevor Beattie e dal regista Bryan Singer, regista di film culto come I soliti sospetti e, soprattutto, Il ritorno di Superman, dove appare proprio una navicella impegnata in un volo sub-orbitale (finito però in un disastro). C’è anche chi non ha ancora sborsato migliaia di dollari, ma è «in trattativa». Senza troppa fretta e contando, piuttosto, sul peso del risvolto pubblicitario di una eventuale presenza vip per la compagnia. L’attore Morgan Freeman, ad esempio, si è già dichiarato interessato, così come lo scienziato inglese Stephen Hawking. Immancabile, è ovvio, la curiosità di Paris Hilton: l’ereditiera più chiacchierata del globo non manca mai di farsi notare e, quindi, non vuole lasciarsi sfuggire un’occasione addirittura «interplanetaria» per far parlare di sé. Il vero asso nella manica per la Virgin Galactic è, però, l’interessamento di Sigourney Weaver: l’attrice 57enne, infatti, è il sogno di ogni vero appassionato di fantascienza, grazie alla sua interpretazione di Ellen Ripley in Alien. E l’idea di un suo ritorno fra gli alieni, immersa in atmosfere spaziali finalmente reali, non può che solleticare il grande pubblico. Finora la bella newyorchese non si è sbilanciata troppo - anche se, secondo i tabloid, la sua partecipazione sarebbe cosa fatta - ma la sua presenza a bordo renderebbe il viaggio un’impresa quasi «epica». Oltre alle star, il volo spaziale ha attirato l’attenzione di una novantenne appassionata di imprese improbabili (ha imparato a immergersi quando aveva 85 anni) e di una coppia di Washington, George e Loretta, che vorrebbero trascorrere la loro luna di miele nello spazio e, quindi, hanno deciso di rimandare le nozze fino alla data del volo. La navicella, a otto posti (due piloti e sei passeggeri), è concepita come l’erede di SpaceShipOne, primo velivolo privato ad aver oltrepassato il limite dell’atmosfera (fissato a cento chilometri) per due volte di fila a distanza ravvicinata.
Un’impresa grazie alla quale il suo inventore, il mitico ingegnere americano Burt Rutan, ha vinto l’Ansari X Prize (dieci milioni di dollari), guadagnandosi anche la fiducia di Branson, che ha deciso di affidargli il progetto della Virgin Galactic.

Per ora, studi ed esperimenti proseguono nella base di Rutan, nel deserto del Mojave. Ma Branson, previdente, ha già acquistato un’area nel Nuovo Messico: da lì partiranno i voli della compagnia, quando una gita nello spazio sarà quasi una routine.

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