Identificata una proteina, "etichettata" dagli addetti ai lavori TRIM5a, in grado di distruggere l’Hiv nelle scimmie rhesus. È presente anche negli uomini, però a differenza della versione individuata nelle scimmie quella umana è in grado di contrastare diversi virus, ma non l’Hiv. I ricercatori americani della Loyola University guidati da Edward Campbell credono comunque che il loro studio, pubblicato sulle pagine della rivista Virology, possa offrire nuove possibilità per sviluppare terapie innovative basate proprio su questa proteina.
La "nuova" proteina Già nel 2004 altri ricercatori avevano osservato che TRIM5a proteggeva le scimmie rhesus dall’Hiv. La proteina in questione, infatti, prima blocca il virus, poi si lega ad altre TRIM5a per passare al contrattacco e distruggere l’Hiv. Per questo, gli studiosi della Loyola University confidano di trasformarla in un efficace agente terapeutico. Per farlo hanno bisogno di identificare quelle componenti della proteina killer dell’Hiv che le consentono, appunto, di mettere al tappeto il virus. Intanto i ricercatori hanno identificato, grazie a un sofisticato microscopio del valore di 225 mila dollari, i sei aminoacidi cruciali nel rendere inattivo l’Hiv. Un lavoro certosino, considerando che sono circa 500 quelli che compongono la sequenza molecolare di TRIM5a.
Continuando a restringere il campo, gli studiosi sperano ora di poter individuare l’aminoacido o la combinazione che consente di mettere "ko" il virus, distruggendolo. Questa potrebbe essere la chiave di volta per modificare geneticamente la proteina e renderla efficace anche negli uomini.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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